Sabato 3 febbraio, alle 11,
davanti a Palazzo Donini, gli iscritti a 24 associazioni umbre
escursionistiche e ambientaliste umbre manifesteranno "con zaini
in spalla e scarponi ai piedi" la propria contrarietà
all'emendamento alla legge regionale sulla circolazione dei
veicoli a motore sui sentieri.
L'iniziativa, come spiega il presidente del Cai-Umbria Gian
Luca Angeli è stata promossa "per tenere alta l'attenzione
dell'opinione pubblica sulla questione". "Vogliamo inoltre
sollecitare - aggiunge - una risposta chiara alle richieste che
abbiamo avanzato ai vertici regionali, anche a nome delle altre
associazioni umbre, nell'incontro svoltosi lo scorso 11 gennaio
e che, ad oggi, non hanno ancora ottenuto alcun esito".
L'emendamento - spiegano i promotori della protesta in una
nota - era stato inserito nei disegni di legge relativi al
bilancio della Regione Umbria, approvato il 20 dicembre. "Tale
atto - aggiungono - avrà come conseguenza la libera circolazione
dei veicoli a motore sulla ricca rete dei sentieri
escursionistici umbri, sulle mulattiere, i viali parafuoco e le
piste di esbosco e di servizio a boschi e pascoli". Tale
modifica dei legge, a giudizio dei promotori della protesta
"rischia di colpire duramente e impoverire quel grande
patrimonio naturalistico, storico e ambientale dell'ambiente
montano umbro, che costituisce anche un grande valore aggiunto
turistico".
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