"La rovina di questa nazione negli
ultimi 30 anni è sotto gli occhi di tutti. Siete tutti vestiti
uguali, siamo tutti poveri... la tristezza ci sta addosso"; "il
mio partito deve essere diverso. Se volevo fare un partito di
famiglia, siccome ne ho una numerosa, potevo fare un partito
pieno di gente... io sono fatto in un modo, un altro sa fare
musica, uno il militare... nella mia famiglia c'erano anche
quelli drogati..."; "di sedie sono pieno, a voi mancano":
Stefano Bandecchi ha parlato a tutto campo con i giornalisti
fuori dal palazzo comunale di Terni dove è tornato dopo
l'annuncio delle dimissioni da sindaco. Spiegando che intende
prendersi "tutti i 20 giorni" previsti dalla legge per decidere
se confermarle o ritirarle.
Bandecchi ha sottolineato di voler decidere lui "quale è il
livello" che vuole nel suo partito. "il partito (Alternativa
popolare - ndr) è mio e decido io" ha sottolineato.
"Di sedie sono pieno - ha detto ancora -, a voi mancano, a
Conte che non sa che fa il giorno che se ne va a casa e e alla
Meloni che non ha fatto... prima. Chi fa politica per tutta la
vita dovrebbe avere almeno la dignità di farla meglio. La
benzina è diminuita della metà o avete visto qualcosa di tutto
quello che è stato promesso che si è realizzato? Cosa è successo
in Italia nell'ultimo anno e mezzo?". E parlando ancora del suo
partito: "la Meloni ce lo ha familiare, Conte nemmeno sa quello
che c'ha e Salvini tiene tutti per le... perché c'ha un
regolamento che fa ridere. Il mio è personale come Forza Italia
dove comandava Berlusconi".
La richiesta di Ap di ritirare le dimissioni?. "Hanno fatto
bene a dire quello che pensano - ha affermato Bandecchi - ma io
gli ordini li prendo solo da me stesso. Non siamo all'asilo e le
cose devono cambiare nei fatti". "Io - ha affermato ancora
Bandecchi - sono il segretario di Alternativa popolare,
italiano. Questa è Terni, puntino che non conosceva nessuno fino
all'altro ieri o lo conoscevano in quattro. Ora la conoscono
tutti".
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