È arrivato in Umbria, ad
Assisi, il camper dei diritti della Flc Cgil, la Federazione dei
lavoratori della conoscenza. Un viaggio, in tutto il Paese,
contro il disegno di autonomia differenziata proposto dal
governo e per ribadire che l'istruzione, "diritto garantito
dalla Carta Costituzionale, deve essere una su tutto il
territorio nazionale", come ha sottolineato Rosy Bindi,
presidente del Comitato nazionale don Milani, presente nella
città umbra.
"Il nostro Paese - ha detto Bindi - è attraversato da
profonde disuguaglianze, in Italia convivono le regioni più
ricche d'Europa insieme alle più povere. La Lombardia e il
Veneto sono regioni che potrebbero competere con alcuni
territori della Germania o della Francia, ma la nostra Calabria,
invece, potrebbe essere una regione degli ultimi Paesi che hanno
aderito all'Unione europea, come la Romania e l'Ungheria. Siamo
uniti come cittadine e cittadini quando davvero abbiamo le pari
opportunità, quando la scuola, la salute, il lavoro, la
sicurezza, l'ambiente, la casa sono diritti riconosciuti
stanzialmente e non solo formalmente, in ogni parte del nostro
territorio. Ma oggi non è così, ma la soluzione non è dividere
l'Italia provocando quella che alcuni costituzionalisti ed
economisti chiamano la secessione dei ricchi, cioè coloro che
avendo più possibilità vogliono godersele tutte liberandosi del
fardello di coloro che sono rimasti indietro".
"In un momento così difficile - ha sostenuto Bindi - noi
rischiamo di creare più differenze su tre aspetti fondamentali
della nostra vita e cioè, il lavoro, la salute e la scuola".
Ad accogliere il camper della Cgil, Moira Rosi, segretaria
generale della Flc Cgil Umbria, Stefania Proietti, sindaca di
Assisi, fra Marco Moroni, Custode del Sacro Convento, e Maria
Rita Paggio, segretaria generale della Cgil Umbria.
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