Porta la firma della Bottega
Tifernate ed in particolare del maestro Stefano Lazzari, la
"Croce del Giubileo", un crocifisso bifacciale, 18 per 13,7
centimetri, in ottone finito in galvanica oro antico realizzato
su commissione della Edizioni San Paolo in 1.999 esemplari
numerati.
"L'ho visto diversi anni fa in una chiesa della provincia di
Siena, era un crocifisso del 1100 di rara bellezza che mi è
rimasto impresso nella mente", ha spiegato Lazzari nel corso
della cerimonia di consegna della "prova d'autore" al cardinale
Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede.
La croce ha due facce, con i simboli legati al tema del
pellegrinaggio giubilare, che ha come motto "Pellegrini di
Speranza", per accompagnare e celebrare l'Anno Santo del 2025.
"Un'emozione fortissima, con questa opera abbiamo realizzato
un sogno che da anni avevamo nel cassetto: essere qui oggi in
Vaticano con il cardinale Parolin è davvero un sogno", ha detto
Lazzari, subito dopo la breve cerimonia di consegna del
crocifisso.
Il maestro artigiano di Città di Castello, che nel 1995 ha
fondato la Bottega Tifernate (tra i leader a livello mondiale
nella riproduzione di opere d'arte) con la sorella Francesca ed
il padre Romolo, composta da un team di giovani pittori,
cesellatori, intagliatori, nel maggio del 2018 aveva realizzato
e consegnato al papa, la copia di un Caravaggio, esposta a Casa
Santa Marta ed un anno dopo nel dicembre 2019 una copia della
"Crocifissione Bianca", di Marc Chagall (1938, Olio su tela
Chicago, Art Institute) portata a termine con certosina tecnica
nella sua bottega-laboratorio di Città di Castello dopo oltre
sei mesi di lavoro. Lo scorso gennaio infine sempre per il Santo
Padre ha realizzato "La Salus Populi Romani". Il cardinale
Parolin nel congratularsi con Lazzari ha definito il crocifisso,
"una bellissima interpretazione del pellegrino, un crocifisso
che comunica speranza".
Il sindaco di Città di Castello, Luca Secondi - riferisce il
Comune - tramite del titolare della Bottega Tifernate ha
"ringraziato il Cardinale Parolin, per aver consentito ad un
illustre concittadino di mettere ancora in risalto la sua
eccezionale capacità creativa ormai apprezzata in tutto il
mondo".
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