"L'hanno fatta passare come una
esperienza positiva, ma dietro l'operazione non si nasconde
altro che l'ammissione del malgoverno aziendale": il candidato
sindaco per Perugia Merita, Massimo Monni, torna ad intervenire
sul tema della sanità in seguito all'insediamento del cosiddetto
Neb, "Non Executive Board", organismo esterno indipendente
chiamato ad affiancare la direzione dell'azienda ospedaliera su
scelte strategiche di alto impatto sociale.
"Senza entrare nel merito dell'esperienza e
dell'autorevolezza dei cinque rappresentanti individuati -
afferma Monni - vorrei piuttosto rimarcare che i dirigenti
ospedalieri sono stati accuratamente scelti, e di conseguenza
pagati, per occuparsi del bene prezioso che è la salute
pubblica. Ci si aspetta, pertanto, che in quanto professionisti
della sanità siano in grado di fare bene il loro lavoro, senza
ricorrere ad 'aiutini' esterni all'organizzazione aziendale che
avranno il compito di fare da raccordo tra le istanze del
sistema e del territorio e le priorità di sviluppo dell'ospedale
perugino promosse dalla direzione aziendale".
"Ma d'altra parte - prosegue Monni in una sua nota - è
verosimile che di fronte alle crescenti lamentele dei perugini
per il graduale depotenziamento dell'ospedale cittadino e delle
sue eccellenze, sia la direzione del nosocomio che gli stessi
dirigenti regionali che hanno avvallato l'operazione siano corsi
ai ripari. Poco importa se le persone scelte offriranno il loro
supporto a titolo personale e gratuito (così è stato detto,
peraltro non sarebbe neanche giusto), quanto il fatto di non
aver almeno colto l'opportunità di reinserire all'interno del
board decisionale medici profondi conoscitori delle corsie
ospedaliere e non tecnici inseriti con una manovra politica".
"E' mia intenzione, qualora diventassi sindaco di Perugia -
conclude Monni - istituire una commissione comunale speciale che
si occupi di monitorare la situazione: controllo sul
funzionamento dell'ospedale e dei distretti sanitari,
aggiornamento delle tecnologie, condizioni di lavoro. Una
commissione che raccolga le varie istanze così che
l'amministrazione comunale possa rappresentarle alla Regione e
alla governance ospedaliera".
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