Amanda Knox è "una vittima". Della
"violazione dei suoi diritti di difesa" e del "processo
mediatico". Lo ha sottolineato uno dei suoi difensori,
l'avvocato Luca Luparia Donati davanti alla Corte d'assise
d'appello che sta riesaminando il reato di calunnia. Insieme
all'altro legale, l'avvocato Carlo Dalla Vedova, hanno chiesto
l'assoluzione dell'americana.
L'avvocato Luparia Donati ha sottolineato che Knox è stata
dichiarata innocente per l'omicidio Kercher al quale si è sempre
proclamata estranea. Il legale ha quindi chiesto di fare
altrettanto per la calunnia "restituendole giustizia per una
ingiusta condanna".
Di "gravissimo errore" ha parlato l'avvocato Dalla Vedova.
"Il diritto di difesa che è stato violato - ha aggiunto - è
fondamentale. L'Italia è stata condannata dalla Corte europea
per tortura psicologica per una questione procedurale".
Il legale si è quindi soffermato sulla figura di Knox che
sta seguendo il processo dagli Usa e ha ribadito ai suoi legali
di essere estranea alla calunnia. "Giovane moglie e madre - ha
aggiunto - che voleva essere qui ma è rimasta negli Usa per
occuparsi dei figli. Il nostro obiettivo - ha concluso - è
ridarle serenità".
Al termine dell'intervento della difesa l'udienza è stata
dichiarata chiusa e rinviata al 5 giugno.
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