E' ancora polemica dopo un nuovo intervento del sindaco di Terni Stefano Bandecchi che oggi in Consiglio comunale ha detto che la città inizia a stargli "sui c...". "Potrebbe essere arrivato il momento giusto per lui e per tutta la squadra di dimettersi e cercare fortuna da altre parti", ha subito replicato la Lega.
"Ancora una volta dobbiamo registrare l'atteggiamento volgare e provocatorio del sindaco che in Consiglio comunale attacca con un linguaggio da bettola, medici, giornalisti, rappresentanti delle opposizioni e adesso anche la città di Terni", afferma il carroccio. "Parole vergognose e irrispettose - aggiunge - nei confronti di Terni e di tutti i suoi abitanti che non meritano questo atteggiamento. Questa volta le scuse non basteranno, Bandecchi lasci la poltrona e lo stipendio e si dedichi completamente al suo tour elettorale, visto che in città non c'è mai, se non per offenderla in consiglio comunale".
Bandecchi, sono contro sistema colluso a destra e sinistra
Il sindaco spiega di non essere contro 'tutti i ternani'
"Non ho detto che mi stanno sui c... tutti i ternani. Dico che mi ci sta chi fa parte di un sistema colluso con destra e sinistra che ha lasciato Terni nella miseria, premiando solo alcuni": il sindaco di Terni Stefano Bandecchi replica così alle polemiche dopo il suo ultimo intervento in Consiglio comunale. "Un anno fa - dice parlando con l'ANSA - Terni ha detto no a questo sistema andato avanti negli ultimi cinque anni e nei 40 precedenti, che blocca i cittadini liberi. Oggi in Consiglio una esponente della destra mi ha accusato di essermi 'arricchito grazie alle leggi dello Stato', facendomi passare per una sorta di criminale anche se non si capisce bene per quale motivo. Ecco, io schifo tutto ciò. E dico di più, che c'è una parte di città ancora oggi r..., compresa una parte di stampa ternana. Io non voglio amici, non voglio essere rieletto: io devo mettere a posto Terni". "Quelli che devono essere rieletti ad ogni costo, sono altri. Non io" conclude Bandecchi.
Da Ordine giornalisti e Asu 'sconcerto' per parole Bandecchi
In nota congiunta 'indignazione per i toni e le espressioni'
L'Ordine dei giornalisti dell'Umbria e l'Associazione stampa "esprimono nuovamente sconcerto e indignazione per i toni e le espressioni volgari e offensive usate dal sindaco Stefano Bandecchi per escludere definitivamente i giornalisti dal nuovo regolamento di accesso alla ztl". "Ignorate - affermano - le proposte alternative formulate dall'Odg che tendevano esse stesse alla riduzione dei permessi pur mantenendo l'operatività della categoria, che viene non solo limitata nello svolgimento della professione ma addirittura denigrata. Odg e Asu valuteranno iniziative legali a tutela della categoria che, piaccia o non piaccia, tra vincoli e limitazioni, offese e denigrazioni, continuerà a svolgere il suo lavoro".
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