Quasi 300 umbri l'anno rischiano
la frattura dello scafoide carpale. È questo uno dei dati emersi
nel corso del convegno "Lo scafoide carpale. Concetti attuali
nella diagnosi e nel trattamento delle lesioni acute e degli
esiti", che si è tenuto nella sala Arpa a Terni.
"Intorno allo scafoide carpale - ha spiegato il dottor Luca
Braghiroli, direttore facente funzioni della struttura complessa
di chirurgia della mano e microchirurgia collegata dell'azienda
ospedaliera Santa Maria Terni e responsabile scientifico del
convegno - ruota tutta la funzionalità del polso e la sua
inefficacia comporta una grave inabilità professionale e quindi
anche dei costi sociali importanti. C'è un'alta incidenza di
queste lesioni a livello della popolazione: parliamo di circa 35
casi ogni 100mila abitanti. Il che si traduce in circa 280-300
casi l'anno di questo tipo di lesioni da gestire nella nostra
regione".
"Questi numeri - ha sottolineato - hanno un impatto sociale e
dei costi importanti. Il trattamento puntuale, di alta qualità e
moderno di questo tipo di lesioni, è quello che permette, a
livello proprio di costi sociali, il ritorno alle attività
professionali e quotidiane dei pazienti che subiscono questo
tipo di danno. Il nostro compito è quello di riportarli il prima
possibile e nel miglior modo in piena efficienza. Ecco perché
abbiamo deciso di affrontare questo tema che coinvolge
soprattutto giovani e in età lavorativa. C'è stata una grande
risposta da parte della platea, proveniente anche da fuori
regione, a testimonianza di quanto fosse sentito questo tema e
per questo ringrazio tutti coloro che hanno partecipato".
La diagnosi ed il trattamento delle fratture dello scafoide
carpale rappresentano, dopo quelle dell'estremo distale del
radio, le lesioni traumatiche più frequenti dell'intero arto
superiore, unitamente alla gestione degli esiti legati ai
fallimenti o mancati trattamenti delle stesse. Ancora oggi
rappresentano una grande sfida per il chirurgo della mano sia
per quanto concerne la diagnosi che per il tempestivo ed
accurato trattamento di tali delicate fratture.
L'obiettivo del convegno è stato quello di affrontare e
discutere con una visione moderna, ed alla luce degli attuali
orientamenti scientifici, ciascuno dei singoli momenti di
approccio a queste lesioni: dalla corretta diagnosi all'idoneo
trattamento sia conservativo che chirurgico, tanto nelle fasi
acute che negli esiti delle stesse.
L'evento è stato aperto dai saluti istituzionali di Paolo
Bonanno, consigliere del direttivo Ordine dei medici chirurghi e
degli odontoiatri di Terni, Raffaello Federighi, vice presidente
del consiglio comunale di Terni, Eleonora Pace, presidente della
commissione Sanità della Regione Umbria.
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