Pregò i genitori di "non piangere" il partigiano folignate Walter Del Carpio, originario di Serravalle del Chienti (Macerata), scrisse ai genitori la sera prima di essere fucilato. Era il 26 gennaio 1945 e venne spedita da Pieve di Teco, in provincia di Imperia, dove era stato catturato, insieme ad altri 7 partigiani, durante i rastrellamenti nazifascisti.
"In queste ultime ore che mi rimangono tutto il mio pensiero è per voi, quando vi giungeranno queste mie righe io riposerò per sempre in questo piccolo cimitero e vi prego di non piangere" scrisse Walter Del Carpio. A riesumare una copia del documento scritto dal partigiano ucciso, nei giorni a ridosso della Festa di liberazione, è Bernardo Baldoni, presidente del centro sociale di Corvia di Foligno. "L'ho ritrovata per caso dopo oltre 20 anni" racconta all'ANSA mostrando la lettera. Che definisce "di grande attualità". "Oggi - afferma - potrebbero scriverla i soldati prigionieri che stanno combattendo in Ucraina o in Medio Oriente".
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