Una lista civica di 32 candidati,
il più giovane di 20 anni il più anziano di 80, che
rappresentano diverse anime del tessuto socio-economico
cittadino; tre partiti a sostegno, il Psi, Italia Viva e Tempi
Nuovi - Popolari Uniti; un programma "stringato", con 14 punti
"salienti e pronto a raccogliere le sollecitazioni che emergono
dal confronto, ancora aperto, con i cittadini, il mondo
imprenditoriale e quello dell'associazionismo". E' questa la
veste con la quale Massimo Monni, con la sua lista Perugia
merita, tenterà la scalata a sindaco alle prossime elezioni
amministrative di Perugia. La presentazione della squadra e del
programma è stata fatta sabato nel corso di un incontro che si è
tenuto presso il Teatro della Sapienza.
Oltre a chiamare sul palco ad uno ad uno i candidati che si
sono presentati alla platea, alcuni assenti per motivi di
lavoro, Monni - si legge in un suo comunicato - ha ricordato le
tante persone che lo hanno coinvolto in questa sfida, che lo
sostengono o che hanno contribuito alla realizzazione del
programma, tra i quali il consigliere regionale nonché
rappresentante in Umbria di Tempi nuovi - Popolari uniti,
Donatella Porzi; gli ex assessori regionali Silvano Rometti,
Antonio Bartolini e Carla Casciari; l'allenatore ex gloria
biancorossa Walter Novellino; il prof. Luca Ferrucci
dell'Università degli Studi di Perugia; Massimo Gnagnarini
(Italia Viva), Massimo Sportolari e Federico Novelli (Psi) e
l'ex ministro Giuseppe Fioroni (Tempi Nuovi - Popolari Uniti).
Tre i punti principali rimarcati nel corso del suo
intervento. Perugia merita - ha ricordato Monni - nasce "come
una forza di centro riformista, come alternativa alla estrema
polarizzazione delle due candidate della destra e della sinistra
che vuole intercettare le esigenze dell'elettorato moderato".
"E' ora di farla finita - ha detto il candidato sindaco - con le
speculazioni infondate che mi vogliono già apparentato con una
delle due forze, il mio obiettivo è arrivare al ballottaggio e
qualora mi ritrovassi ad essere non l'ago ma l'agone della
bilancia, se appoggerò uno dei due schieramenti sceglierò
insieme alla mia squadra chi sposerà il mio programma".
Proprio in relazione al programma Monni ha rimarcato che ci
sono punti dai quali non prescinderà. "Come la realizzazione del
nodino - ha detto -, il ruolo fondamentale che l'amministrazione
dovrà assumere in campo sanitario, pur essendo quest'ultimo di
competenza della Regione, una riorganizzazione massiccia della
mobilità e della viabilità cittadina, la costruzione di una rete
culturale che rimetta al centro il capoluogo come città
universitaria, risollevare le sorti di Perugia per trasformarla
in una città europea, a livello urbanistico e
nell'organizzazione dei servizi".
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