La scrittrice ispano-ucraina
Margaryta Yakovenko, tra gli ospiti del Festival Encuentro, che
si terrà a Perugia e Castiglione del Lago dal 29 maggio al 2
giugno, ha rinunciato a partecipare al dibattito sulla guerra in
Ucraina, previsto per venerdì 31 maggio, per la presenza del
professore di storia dell'economia presso l'Università di San
Pietroburgo Oleg Nikolaevic Mitsk, in video-collegamento. Lo
annuncia il Festival.
"Non posso parlare di guerra con un professore russo" dice
Margarita Yakovenko della quale è uscito in Italia nel 2024 il
romanzo 'Fuori posto'.
"Sarebbe semplicemente impensabile che in questo momento
qualcuno volesse mettere a dibattere allo stesso tavolo un
israeliano e un palestinese. O che nel 1939 qualcuno affiancasse
un tedesco a un polacco. Per un motivo, principalmente: non
partono dallo stesso punto. A qualcuno potrebbe risultare
esotico ascoltare la visione di un aggressore mentre risponde a
un aggredito ma, senza dubbio, per me rasenta la presa in giro.
Noi ucraini viviamo da due anni un orrore inenarrabile. È nostro
compito, come intellettuali, sapere da che parte stiamo. Io ho
chiaro qual è la mia: quella di scrittori come Victoria Amelina
o Volodymyr Vakulenko, assassinati da soldati russi durante
questa guerra" spiega la scrittrice.
"Ho chiesto agli organizzatori la sensibilità di comprendere
il dolore che significa dover condividere uno spazio che io
consideravo sicuro con un rappresentante del Paese che vuole
distruggere l'Ucraina e gli ucraini. Hanno compreso il mio
malessere e mi hanno offerto di non partecipare all'incontro.
Pertanto, il giorno in cui al festival si parla di Ucraina, il
Paese, la sua cultura e la sua idiosincrasia saranno spiegati da
un russo e non da un'ucraina" sottolinea. "Il giorno seguente,
il primo giugno, prenderò parte alla presentazione del mio libro
'Fuori posto' con la professoressa e giornalista Ivana
Finocchiaro. Se qualcuno è interessato a conoscere la guerra e
l'Ucraina per bocca di un'ucraina, è invitato a unirsi a noi.
Molte grazie".
Gli organizzatori del Festival Encuentro comprendono "lo
stato d'animo di Margaryta Yakovenko. "Le siamo vicini per il
dolore causato a lei e alla comunità in cui è nata dalla guerra
e dalle conseguenze dell'ignobile invasione russa del 24
febbraio 2024. Per questo non abbiamo esitato, dopo un breve e
civile scambio di opinioni, ad accogliere la sua richiesta di
non prendere parte al dibattito" spiegano.
"Restiamo tuttavia dell'avviso che un dibattito sia tale solo
quando a prendervi parte sono voci espressione di punti di vista
differenti. E che ascoltare le voci di Margaryta Yakovenko e di
Oleg Nikolaevic Mitsko insieme a quelle di Emlio Cassese e
Francesco Randazzo, sarebbe stata una splendida occasione per
tutto il pubblico del festival" dicono.
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