Per la prima volta l'Umbria
partecipa in forma organizzata e strutturata al Summer Fancy
Food di New York, la grande fiera internazionale americana
dedicata all'agroalimentare che ha preso il via domenica 23
giugno per proseguire ancora fino a martedì 25 nelle strutture
del Javits Center. Tre giorni di degustazioni, cooking show,
convegni e soprattutto di relazioni e incontri tra migliaia di
imprese produttrici di specialità alimentari e molti dei
principali distributori e professionisti del settore su scala
mondiale.
Su iniziativa dell'assessorato regionale allo sviluppo
economico, guidato da Michele Fioroni, dieci imprese umbre hanno
infatti potuto fare prendere parte, quasi tutte per la prima
volta, a questa vetrina internazionale, all'interno del
padiglione Italia, mettendo in mostra i loro prodotti -
dall'olio al prosciutto, dal tartufo ai formaggi, dalle salse
alla pastasciutta, fino a legumi, cereali, zuppe e dolci -
prendendo contatti, intessendo rapporti e stringendo affari
commerciali: sono la Umbria terra di tartufi di Arrone, l'Antico
pastificio umbro di Foligno, l'Azienda agricola Piconi di
Cascia, le Fattorie umbre di Calvi dell'Umbria, la Geofoods
Italian Truffles di Città di Castello, la Mangiar bene di Bastia
Umbra, Marfuga di Campello sul Clitunno, l'Oleificio Ranieri di
Città di Castello, il Gruppo alimentare Valtoberino di Citerna e
I Guinigi di Bastia Umbra. Dieci realtà che nei mesi scorsi
hanno aderito allo specifico bando ideato dalla Regione Umbria e
gestito da Sviluppumbria usufruendo delle risorse e
dell'assistenza tecniche messe a disposizione per favorire la
presenza delle aziende umbre nei mercati internazionali
nell'ambito di una più ampia strategia di sostegno
all'internazionalizzazione e promozione all'estero.
"Non solo la presenza di dieci aziende - ha affermato
l'assessore Fioroni, presente egli stesso allo stand regionale
-, ma dell'Umbria nel suo insieme, del sistema Umbria e della
sua cucina e cultura. Noi oggi stiamo raccontando l'Umbria. Le
nostre eccellenze sono state apprezzate e siamo molto
soddisfatti. L'organizzazione e la logistica sono state
perfette. Andare in fiera è un progetto complesso, non basta far
arrivare prodotti, ma bisogna costruire eventi. La strategia che
portiamo avanti riguarda l'industria agroalimentare e il mercato
americano. Un mercato che ci vede già protagonisti, ma in cui
abbiamo notato che le nostre aziende sottoperformano rispetto al
loro potenziale. Vuol dire che c'è un margine di fatturato
importante che può essere recuperato e noi siamo qui per questo:
per aiutarle a rendere i loro prodotti straordinari e vendibili
in un mercato così complesso come quello americano".
Nella giornata inaugurale, lo stand istituzionale della
Regione Umbria, di 90 metri quadrati e curato da Sviluppumbria,
in cui sono presenti le dieci aziende, è stato visitato anche
dall'ambasciatrice italiana negli Stati Uniti, Mariangela
Zappia, dal ministro dell'agricoltura, Francesco Lollobrigida, e
dal presidente di Italian Trade Agency, Matteo Zoppas.
"L'Umbria - ha dichiarato il ministro Lollobrigida, secondo
quanto riferisce una nota dei promotori - è una regione che
negli ultimi anni ha sviluppato una grande capacità di
promuoversi e di promuovere le grandi eccellenze che ha. E Fancy
Food è una vetrina straordinaria. Da zero a 100 è importante per
un imprenditore 150 perché riuscire a entrare in questi mercati
significa crescere e far crescere la ricchezza interna. Quindi
anche la ricchezza dell'Umbria crescerà grazie alla presenza in
questo luogo che è la vetrina per gli Stati Uniti".
"Meraviglioso che l'Umbria sia qui - ha commentato
l'ambasciatrice Zappia -. Non importa che si sia piccoli o
grandi, perché l'Umbria si porta dietro una tradizione
incredibile e questo è il posto dove portarla, dove farla
conoscere e possibilmente espanderla".
Grande successo di pubblico anche per gli showcooking tenuti
dallo chef umbro Andrea Paolo Tiberi che ha realizzato, insieme
ai suoi collaboratori, tre diversi menù raccontando l'Umbria
attraverso i prodotti delle imprese presenti, attirando buyer,
food influencer e blogger, ma anche giornali e testate
televisive e ricevendo dal ministro Lollobrigida il titolo di
ambasciatore della cucina italiana candidata a patrimonio
culturale immateriale Unesco.
Protagonista allo stand Umbria anche la chef influencer
Aurora Cavallo, nota come Cooker girl, una giovane italiana che
ha conquistato i palati newyorkesi. La chef ha presentato
l'Umbria in un menù scelto da lei, sempre utilizzando i prodotti
delle imprese presenti. In questo contesto, nel cuore di Little
Italy, in collaborazione con l'agenzia americana Colangelo &
Partners, la Regione Umbria e Sviluppumbria hanno inoltre
organizzato un evento all'interno dello store Di Palo's, tra i
più noti negozi di enogastronomia italiana, con oltre cento anni
di storia. Presente lo stesso proprietario Lou Di Palo il quale
presenterà a operatori americani e stampa statunitense del
settore i prodotti tipici umbri.
"Abbiamo attivato collaborazioni con agenzie locali per far
venire acquirenti nel nostro stand - ha spiegato Fioroni - e
l'attività di promozione non si esaurirà in questi tre giorni di
fiera, ma continuerà in Umbria dove faremo attività di
attrazione per i buyer internazionali che stanno apprezzando le
proposte delle nostre aziende e il sistema Umbria nella sua
generalità".
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