Il Tribunale di Perugia ha assolto
per non aver commesso il fatto l'ex consigliere del Csm Luca
Palamara e l'ex magistrato romano, Stefano Rocco Fava, accusati
di rivelazione e utilizzazione di segreto di ufficio nell'ambito
del processo che li vedeva imputati a Perugia.
Fava è stato assolto, perché il fatto non sussiste, anche dal
reato di abuso di ufficio mentre è stato condannato a cinque
mesi di reclusione, pena sospesa, per accesso abusivo al sistema
informatico.
La sentenza è arrivata questa mattina dopo tre ore di camera
di consiglio. Alla lettura del dispositivo era presente l'ex pm
Fava, difeso dagli avvocati Luigi Castaldi e Luigi Panella,
mentre non era in aula Luca Palamara, assistito dagli avvocati
Benedetto Marzocchi Buratti e Roberto Rampioni.
"Soddisfatti del risultato che arriva dopo anni di
supplizio" si sono detti i difensori di Palamara. "L'estraneità
del nostro assistito e l'infondatezza dell'accusa - hanno detto
Buratti e Rampioni - sono state subito evidenti".
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