"In questo momento noi non abbiamo
sul tavolo la questione dei nomi, ma abbiamo sul tavolo la
questione della costruzione delle alleanze perché è su quello
che si vince o si perde: se noi trovassimo papa Francesco che
viene a fare il candidato alla presidenza della Regione
dell'Umbria ma non abbiamo costruito una coalizione, papa
Francesco perde": lo ha detto la coordinatrice provinciale di
Perugia di FI, Fiammetta Modena, rispondendo a una domanda dei
giornalisti in merito alle prossime regionali.
"La questione sostanziale per quello che riguarda le elezioni
regionali - ha proseguito la Modena - è che noi abbiamo fatto
una riflessione molto precisa: in Umbria è cambiato un dato e
cioè il campo largo del centro sinistra. Questo significa che
oggi noi siamo concentrati sulla costruzione di una coalizione
che impedisca al campo largo di travolgerci. Chi come me ha
vissuto le epoche precedenti ha l'idea molto precisa di quello
che era la sinistra quando, mettendosi insieme, dai Verdi a
Rifondazione fino a quello che era l'ex Pc, costruiva una specie
di moloch del 56 per cento. Oggi non siamo in questa fase per
fortuna. Oggi il punto fondamentale sul quale stiamo ragionando
a livello locale è l'allargamento maggiore possibile della
coalizione di centro destra".
"Per quello che riguarda le apicalità - ha detto Ancora
Modena - i candidati alla presidenza, così come nel centro
sinistra, indipendentemente dal folclore che ci può essere
intorno, è statutariamente in mano ai segretari nazionali. Noi
abbiamo una presidente uscente nei confronti della quale ci sono
state anche una serie di attestazioni importanti da parte di
sindaci in riferimento al lavoro che ha fatto. La sfida, da qui
alle prossime regionali, è stata già delineata dal nostro
segretario nazionale Antonio Tajani che, nel Consiglio
nazionale, ha parlato espressamente dell'Umbria e ha detto che
da questo momento siamo tutti umbri che, in altri termini,
significa che tutto il partito è fortemente impegnato per un
ottimo risultato della lista di Forza Italia".
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