"Non luogo a provvedere" per il
giudizio di parificazione del Rendiconto generale della Regione
Umbria per l'esercizio 2023. Lo ha riferito il presidente della
Sezione regionale di controllo della Corte dei conti per
l'Umbria, Antonello Colosimo, rinviando l'udienza di questa
mattina alle prossime settimane.
Parifica del bilancio regionale che è saltata quindi per "un
fatto giuridico e tecnico" come ha ricordato lo stesso Colosimo
annunciando che con una Pec la Regione Umbria ha comunicato il
ritiro del disegno di legge sul rendiconto consuntivo dopo i
rilievi della Corte emersi nel contraddittorio.
In udienza anche la Procura ne ha preso atto comunicando che
"non ricorrono i presupposti per il provvedimento".
La questione messa all'ordine del giorno è quella delle
risorse assegnate ad Arpa attraverso il fondo sanitario. Una
questione tecnica quindi emersa la settimana scorsa al momento
della chiusura della preparifica con il procuratore presso la
Corte dei Conti che ha sollevato la questione nata con una
sentenza della Corte Costituzionale sui finanziamenti che
vengono effettuati alle Arpa regionali, visto che oggi le
regioni lo finanziano con una parte del fondo del servizio
sanitario.
La presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, a cui è
stata data la parola prima del rinvio, ha sottolineato che "non
è una scelta strana visto che i tempi erano stretti e
contingentati per poter fare tutti gli approfondimenti del caso
dopo queste criticità emerse in sede di parifica del bilancio
regionale".
La Giunta regionale ha così deliberato ieri il ritiro del
rendiconto 2023 presentato in preparifica con l'intenzione di
riapprovare il nuovo ddl dopo gli approfondimenti entro 31
luglio.
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