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Servizio sanitario, l'Umbria tra le regioni promosse sui Lea

Servizio sanitario, l'Umbria tra le regioni promosse sui Lea

Nel 2022 presenta valori elevati nelle tre aree di assistenza

PERUGIA, 15 luglio 2024, 13:58

Redazione ANSA

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C'è anche l'Umbria fra le 13 Regioni che, nel 2022, hanno raggiunto la sufficienza nella capacità di garantire pienamente ai cittadini i livelli essenziali di assistenza: è quanto emerge dall'analisi dei dati del Nuovo Sistema di Garanzia, lo strumento attraverso cui viene misurata la qualità e l'appropriatezza delle cure fornite ai cittadini, presentato al ministero della salute.
    Dalle vaccinazioni alle cure ospedaliere, passando per i tempi di attesa, il sistema misura 88 indicatori, attribuendo a ciascuno di essi un punteggio da 0 a 100, in cui 60 rappresenta la soglia di sufficienza.
    Nel 2022 la Regione Umbria presenta valori elevati in tutte e tre le aree di assistenza: l'area della prevenzione collettiva e sanità pubblica raggiunge un punteggio pari a 79,6, in peggioramento rispetto all'anno 2021 (92); l'area distrettuale raggiunge il punteggio di 83,9, in miglioramento rispetto all'anno 2021 (73,6); l'area ospedaliera registra un punteggio pari a 84,4.
    Analizzando gli indicatori "Core" dell'area prevenzione, si evidenzia - come emerge dall'analisi - un peggioramento rispetto all'anno 2021 di tutti i punteggi degli indicatori, in particolare di quelli relativi alle coperture vaccinali. Si osserva, altresì, un punteggio appena sufficiente relativamente agli stili di vita. Nell'area distrettuale, emerge il valore non sufficiente dell'indicatore relativo al numero di deceduti per causa di tumore assistiti dalla Rete di cure palliative (58,6), in miglioramento rispetto all'anno precedente quando il punteggio era pari a 49,2.
    Si evidenziano, inoltre, il punteggio dell'indicatore relativo all'intervallo allarme -target dei mezzi di soccorso, che raggiunge la sufficienza nell'anno 2022 (60), e il punteggio dell'indicatore relativo all'assistenza domiciliare, che raggiunge il massimo valore nel 2022 (100) rispetto al 2021 (57,1).
    Nell'area ospedaliera si osserva un punteggio basso dell'indicatore relativo alla percentuale di pazienti (65+) con diagnosi di frattura di femore operati entro due giorni, che nel 2022 ha un valore pari a 35,5 in peggioramento rispetto all'anno 2021 quando era pari a 47,7.
   

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