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Città di Castello ricorda il colonnello Valerio Gildoni

Città di Castello ricorda il colonnello Valerio Gildoni

Solenne cerimonia nel 15/o anniversario della morte

CITTÀ DI CASTELLO (PERUGIA), 16 luglio 2024, 18:25

Redazione ANSA

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Si è svolta a Ciottà di Castello martedì mattina la solenne commemorazione del 15/o anniversario della scomparsa del colonnello dei carabinieri Valerio Gildoni, che, a Bosco di Nanto (Vcenza), perse tragicamente la vita nell'adempimento del proprio dovere.
    L'ufficiale, originario di Città di Castello, dove era nato il 2 gennaio 1969 e dove vivono ancora i familiari, all'epoca comandante del reparto operativo del comando provinciale di Vicenza, era intervenuto presso l'abitazione di un anziano del luogo che, dopo aver esploso un colpo di fucile all'indirizzo di una pattuglia di carabinieri, si era barricato al suo interno.
    Consapevole del rischio a cui si esponeva - ricorda oggi una nota dell'Arma - il col. Valerio Gildoni aveva tentato di convincere l'uomo ad arrendersi, venendo però ferito a morte da un colpo di fucile.
    Per il suo atto eroico, gli fu conferita la "Medaglia d'Oro al Valor Militare alla Memoria", con la seguente motivazione: "Con ferma determinazione ed esemplare iniziativa, unitamente ad altri militari, avviava una delicata opera di persuasione nei confronti di un uomo che, in stato di alterazione psichica, si era barricato all'interno della propria abitazione esplodendo un colpo d'arma da fuoco all'indirizzo di una pattuglia di Carabinieri precedentemente intervenuta. Resosi conto della situazione di estremo pericolo anche per l'incolumità degli altri presenti, con insigne coraggio e consapevole del grave e manifesto rischio, senza far uso dell'arma in dotazione, non esitava ad avvicinarsi allo squilibrato per stabilire un contatto diretto e convincerlo a desistere, venendo proditoriamente attinto da un colpo di fucile che ne causava la morte. Fulgido esempio di elette virtù militari ed altissimo senso del dovere, spinti fino all'estremo sacrificio. Bosco di Nanto (VI) 17 luglio 2009." La cerimonia, a cui hanno partecipato la moglie Barbara, la mamma Paola ed il fratello don Alberto, parroco, si è svolta alla presenza del vice comandante generale dell'Arma dei carabinieri e comandante interregionale carabinieri "Podgora", generale di Corpa d'armata Salvatore Luongo, del prefetto di Perugia Armando Gradone, del vicepresidente della Regione Umbria, Roberto Morroni, delle autorità civili, militari e religiose della provincia, del sindaco Luca Secondi e dei familiari di altri militari della provincia caduti in servizio.
    Insieme a loro, il comandante della Legione carabinieri "Umbria" generale Gerardo Iorio, il comandante provinciale di Perugia colonnello Sergio Molinari e il comandante della locale compagnia, maggiore Giovanni Palermo.
    L'evento si è articolato in tre momenti significativi: in piazza Matteotti - Loggiato Gildoni, schieramento del picchetto d'onore nei pressi della targa apposta in memoria dell'ufficiale; presso la cattedrale dei Santi Florido e Amanzio, la celebrazione della messa, officiata mons. Domenico Cancian, vescovo emerito di Città di Castello, don Alberto Gildoni e dal cappellano militare interforze don Giuseppe Maria Balducci; al cimitero monumentale, deposizione di una composizione floreale sulla tomba del colonnello Gildoni.
    L'Arma dei carabinieri ha reso omaggio alla memoria del suo giovane eroe con la partecipazione di una rappresentanza di militari nei vari gradi della compagnia di Città di Castello, delle sezioni provinciali dell'Associazione nazionale carabinieri e delle Associazioni combattentistiche e d'arma.
    Alla commemorazione anche una significativa presenza di cittadini, riuniti in commosso raccoglimento.
   

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