La Commissione europea ha
comunicato ufficialmente all'ambasciatore italiano presso
l'Unione europea che la Regione Umbria ha soddisfatto tutte le
condizioni abilitanti richieste per l'erogazione dei
finanziamenti legati alla pianificazione aggiornata della
gestione dei rifiuti, consentendo all'Umbria di accedere ai
fondi della politica di coesione per il ciclo di programmazione
2021-2027. In base alla valutazione effettuata, la Commissione
ha riconosciuto il soddisfacimento della condizione abilitante
in riferimento alla "Pianificazione aggiornata nel settore dei
rifiuti" per il "Programma regionale Umbria Fesr 2021-2027".
"Grande soddisfazione per l'importante riconoscimento ottenuto
dalla Regione Umbria" è stato espresso dall'assessore regionale
all'Ambiente, Roberto Morroni.
Nel mese di aprile 2024, la Regione - ricorda una nota
dell'ente - è stata contattata dalla società Ramboll di Monaco,
incaricata dalla direzione generale Ambiente della Commissione
europea per valutare la completezza, l'adeguatezza e la
conformità del Piano regionale di gestione integrata dei rifiuti
con la legislazione europea. Dopo un'analisi approfondita e un
confronto con gli uffici regionali, Ramboll ha trasmesso le sue
conclusioni alla Commissione, che ha ritenuto il Piano
dell'Umbria valido e conforme.
"Questo riconoscimento - sottolinea la nota - è una
testimonianza del lavoro serio, coerente e tecnicamente valido
svolto dalla Regione Umbria. Il Piano regionale di gestione
integrata dei rifiuti non solo rispetta la legislazione vigente,
ma è anche sfidante".
La sostenibilità ambientale e sanitaria è un pilastro
fondamentale del Piano regionale di gestione integrata dei
rifiuti dell'Umbria. Questo si traduce nella riduzione degli
impatti negativi del ciclo dei rifiuti, al fine di salvaguardare
sia l'ambiente che la salute dei cittadini. Un altro obiettivo
cruciale è l'autosufficienza regionale, che mira a garantire la
capacità di trattare il 100% dei rifiuti urbani entro il 2030.
Sul fronte economico, il Piano punta a rendere il ciclo
integrato dei rifiuti urbani più efficiente, massimizzando il
riciclaggio e il recupero di materia ed energia, in un'ottica di
sostenibilità economica.
Gli obiettivi generali del Piano includono la riduzione della
produzione dei rifiuti, minimizzando al contempo lo smaltimento
in discarica, con un massimo del 7% del totale dei rifiuti
urbani entro il 2030. Si prevede, inoltre, un incremento della
raccolta differenziata, con l'obiettivo di raggiungere un indice
di riciclo del 65% sempre entro il 2030. Il Piano promuove anche
l'uniformità dei sistemi di raccolta, l'adozione di
comportamenti consapevoli in tema di rifiuti ed economia
circolare, e l'ottimizzazione del sistema impiantistico nel
rispetto del principio di prossimità.
Guardando al futuro, lo scenario di Piano al 2035 prevede una
riduzione del 4,4% della produzione di rifiuti, un aumento della
raccolta differenziata al 75%, e l'eliminazione del trattamento
meccanico biologico (TMB) entro il 2028, con l'avvio
all'incenerimento e al recupero energetico del rifiuto
indifferenziato e degli scarti da raccolta differenziata.
Infine, entro il 2030, si prevede di smaltire in discarica solo
il 7% dei rifiuti non riciclabili e non recuperabili,
raggiungendo con cinque anni di anticipo l'obiettivo normativo
del 2035 che prevede un limite inferiore al 10% del totale dei
rifiuti urbani prodotti.
"Il riconoscimento della Commissione Europea - dichiara
l'assessore Roberto Morroni - è un'importante attestazione del
nostro impegno per una gestione dei rifiuti sostenibile e
avanzata. Il nostro Piano regionale dimostra come la
pianificazione possa essere non solo in linea con le normative
europee, ma anche ambiziosa e realizzabile. L'Umbria si conferma
ancora una volta come il 'Cuore verde d'Italia', capace di
coniugare tutela ambientale e sviluppo sostenibile".
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