Marco Rizzo, coordinatore di
Democrazia Sovrana e Popolare e neo-candidato alla carica più
alta di Palazzo Donini, entra a gamba tesa nel dibattito
regionale sulla sanità. "La Regione Umbria"- spiega in una sua
nota - si appresta ad incrementare ancora di più la quota di
risorse finanziarie pubbliche che potranno finire nelle casse
delle strutture private con oltre 41 milioni di euro da qui al
2027. Si tratta dell'ennesima privazione del diritto universale
alla salute. Non è assolutamente accettabile che cittadini
radicalmente impoveriti da crisi economica e inflazione siano
costretti a rinunciare alla prevenzione e alle cure. I
lavoratori della sanità sono in costante emergenza, in un
sistema cronicamente a corto di personale e risorse. Molte
funzionalità ospedaliere sono al momento del tutto ferme, penso
all'assurda situazione di Spoleto dove interi reparti sono stati
letteralmente sottratti alla cittadinanza e mai più restituiti,
dalla medicina interna alla chirurgia generale, dall'ortopedia
al punto nascita, dalla pediatria, al laboratorio analisi".
"Il 26 luglio - annuncia - durante il nostro primo incontro
programmatico a Perugia, ascolteremo le esigenze dei cittadini
umbri, raccoglieremo le loro istanze e costruiremo le ricette
politiche per restituire loro quanto gli è stato negato. Destra
e sinistra sono predatrici del diritto alla salute. Solo attuato
con mani diverse ".
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