"Al ministro Sangiuliano chiederò
di unire le forze per riportare in Italia tutti i tesori che
stanno all'estero e quindi anche La Gioconda": a dirlo stamani a
Orvieto è stato Zahi Hawass, il noto archeologo ed egittologo
che sabato 20 luglio sarà nella città del duomo per parlare
delle ultime scoperte e dei segreti dell'Egitto in occasione
della 12/a edizione dell'Isola del libro. Ha parlato con i
giornalisti a margine della conferenza stampa di presentazione,
sottolineando anche il suo l'obiettivo di riportare in Egitto
tre grandi opere. "Il mio obiettivo - ha detto Hawass - è di
riportare in patria tre oggetti in modo particolare: la stele di
Rosetta dal British Museum, la statua della regina Nefertiti che
sta a Berlino e lo Zodiaco dal Louvre".
L'egittologo - accolto dalla sindaca Roberta Tardani - ha
anche parlato delle indiscrezioni di stampa che lo indicano tra
i papabili per la direzione del Museo egizio di Torino. "Ne
parlano i giornali - ha detto - e non c'è niente di ufficiale.
Il 24 luglio incontrerò il ministro della Cultura del governo
italiano e magari mi saprà dire qualcosa. Sarei felice di
accettare questo incarico e lavorerei per fare di Torino uno dei
più importanti musei del mondo come ho fatto con il Grande museo
egizio e il Museo della civiltà, entrambi al Cairo".
Infine Hamas ha anche spiegato che "il 2024 e il 2025 saranno
anni importanti per l'archeologia mondiale per via degli
importanti scavi che realizzeremo e delle nuove scoperte che ci
aspettano". Citando le tre porte segrete che si trovano
all'interno del perimetro delle piramidi di Giza", la Città
d'Oro nella vallata di Luxor, le piramidi inverse di Saqqara, la
ricerca della tomba e delle mummie di Nefertiti e sua figlia, la
ricerca della tomba di Cleopatra e della 18esima dinastia.
"Cercheremo di scoprire - ha concluso - anche come morì
realmente Tutankhamon e se saranno avvalorate le nostre tesi per
cui il re non fu ucciso ma fu vittima delle conseguenze di un
incidente".
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