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Procura generale Perugia confisca beni per 120 mila euro

Procura generale Perugia confisca beni per 120 mila euro

Il provvedimento eseguito dalla guardia di finanza di Ancona

PERUGIA, 22 luglio 2024, 12:49

Redazione ANSA

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La procura generale di Perugia ha disposto la confisca di beni per 120 mila euro nei confronti di un cittadino di origine calabrese e residente da anni nel fermano, condannato in via definitiva per diversi reati, "caratterizzati da contesti tipici della criminalità organizzata". La guardia di finanza di Ancona ha quindi dato esecuzione al provvedimento della Corte d'appello del capoluogo umbro.
    Secondo quanto riferisce la procura generale perugina in un comunicato, il destinatario del provvedimento è stato riconosciuto al vertice di un'associazione per delinquere dedita all'acquisto, al trasporto e alla successiva rivendita di svariati chili di cocaina nelle province di Macerata, Ancona e Fermo. In tale contesto si è reso inoltre responsabile - si legge ancora nella nota - di reati che vanno dall'estorsione alla detenzione illecita di armi e munizioni, fino al sequestro di persona, lesioni e violenza privata.
    La misura, eseguita dal gico del nucleo di polizia economico finanziaria del capoluogo marchigiano con l'ausilio del personale della guardia di finanza in servizio presso la Procura generale perugina, giunge all'esito di una complessa attività investigativa di accertamento e ricostruzione della posizione reddituale del condannato e del suo nucleo familiare, che - ritiene ancora la magistratura - ha fatto emergere "una situazione di rilevante difformità tra redditi dichiarati e tenore di vita, grazie a un patrimonio, direttamente e indirettamente a lui riconducibile, acquisito in virtù dei considerevoli profitti illeciti conseguiti dalla commissione dei reati". Le investigazioni hanno evidenziato la disponibilità di un'abitazione in provincia di Macerata, di un'auto di lusso, una Porsche, e di liquidità finanziarie pari a 72.000 euro, per un valore complessivo di circa 120 mila euro.
    Sul destinatario del provvedimento - riferisce ancora la procura generale -grava anche un ordine di esecuzione per la carcerazione in quanto condannato a quasi 15 anni di reclusione.
    Nei suoi confronti è in corso un'attività di ricerca.
   

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