L'ex consigliere del Csm Luca Palamara valuta di ricorrere alle nuove norme previste dal disegno di legge Nordio sia per quanto riguarda i procedimenti penali, già chiusi a Perugia sia per le questioni disciplinari.
"L'abolizione del reato di abuso d'ufficio e la modifica della disciplina del traffico di influenze illecite da parte del Ddl Nordio eliminano dal panorama normativo reati dai caratteri a tratti evanescenti, così come da sempre riconosciuto da fior di giuristi e di magistrati e dalle stesse convenzioni internazionali che impongono da parte degli stati membri l'adozione di fattispecie di reato chiare e precise", ha detto parlando con l'ANSA. "Personalmente - ha annunciato l'ex magistrato - darò mandato ai miei legali di valutare sia in ambito di esecuzione penale che disciplinare dinnanzi al Csm i riflessi che tale nuova disciplina avrà sulla vicenda che mi ha riguardato che per il bene della magistratura ho voluto chiudere pur non avendo mai abusato della mia posizione. Ci tengo a sottolineare che gli stessi giudici che si sono occupati del mio caso hanno già escluso qualsiasi corruzione al Csm sul versante delle nomine nonché qualsiasi strategia di discredito a danno dei magistrati della Procura di Roma". Nessun commento sulle nuove norme da parte della Procura di Perugia guidata da Raffaele Cantone che però ha già più volte espresso preoccupazione per gli effetti delle nuove norme, anche per quanto riguarda i procedimenti che hanno coinvolto Palamara.
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