"La destra di governo, che ormai
subordina la propria funzione amministrativa a quella
politico-elettorale in ogni sua mossa, continua a rimandare la
data delle elezioni, pensando di cogliere di sorpresa gli
avversari e non capendo che una mossa di tale arroganza si
ritorcerà contro di loro". A dirlo è il consigliere e segretario
regionale umbro del Pd Tommaso Bori. Il quale ricorda come
"Tesei e i suoi alleati abbiano trovato il tempo di fare
alleanze di potere e poltrone, ma non di restituire agli umbri
un briciolo di trasparenza e fissare la data delle elezioni
regionali".
"Siamo all'ennesima settimana in cui ci troviamo a
sottolineare come la destra e la sua candidata scappino dal voto
- sostiene Bori in una nota - forse per paura e forse anche per
mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini umbri che, come
quelli dell'Emilia Romagna e della Liguria, meritano di
conoscere la data in cui saranno chiamati alle urne. Tale modus
operandi è diventato ormai indecente: un misto di supponenza e
inadeguatezza che gli umbri non possono più pagare. La data
delle elezioni ormai è diventata oggetto di scherno e ironia e
tutto ciò appare piuttosto grottesco". "Come grottesca è l'idea
che si possa andare a votare a ridosso delle festività
natalizie. Le elezioni non sono un gioco e le istituzioni non
dovrebbero essere usate per interessi personali o di parte.
Tanto meno per guadagnare tempo, cercando di recuperare
l'irrecuperabile, o per calcoli politici. La democrazia richiede
rispetto e trasparenza: Tesei e la destra stanno mancando in
entrambe le cose. Basta con le incertezze - chiede Bori - le
cittadine e i cittadini dell'Umbria meritano lo stesso rispetto
dei liguri e degli emiliano romagnoli".
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