"Prima di dare lezioni su come si
gestisce la sanità, a sinistra farebbero bene a fermarsi a
riflettere sul perché cinque anni fa la nostra Regione è andata
al voto anticipato. Allora forse si ricorderebbero che
l'assessore alla sanità del Pd, Luca Barberini, è stato
condannato a tre anni di reclusione per le note vicende
concorsopoli e che l'ex presidente Catiuscia Marini, è stata
condannata a due anni di reclusione per gli stessi motivi": a
sostenerlo è il segretario umbro della Lega Riccardo Augusto
Marchetti. "Come Lega siamo e rimarremo garantisti, ma quando si
tratta di sanità umbra, la sinistra dovrebbe avere la decenza di
tacere" aggiunge.
"Peraltro se facessero un ulteriore sforzo di memoria -
afferma Marchetti in una nota -, gli tornerebbero alla mente
anche tutti i disastri che hanno lasciato, dall'indebitamento
degli ospedali, alle liste di attesa che erano oltre 90 mila e
sono state dimezzate dalla Giunta Tesei, dai macchinari obsoleti
e quindi inutilizzabili, fino alla carenza di terapie intensive
per la quale l'attuale amministrazione ha trovato soluzioni
efficaci in tempi brevi. Quanto alla sterile polemica sulla
mancata partecipazione dell'assessore Coletto alle foto di rito
della serata apertura della campagna elettorale della presidente
Tesei, non è certo per imbarazzo se non è stato immortalato
insieme agli altri rappresentati della Giunta, ma semplicemente
perché al momento degli scatti, fatti al termine degli
interventi come di prassi, e Bori dovrebbe saperlo data la sua
esperienza di politico navigato, l'assessore era già partito.
Stia sereno Bori, rimedieremo quanto prima. A sinistra non
conoscono proprio vergogna e stavolta il segretario del Pd non
si è limitato ai soliti attacchi scomposti e tendenziosi sulla
sanità o ad amenità di puro gossip, ma ha addirittura mosso
accuse di populismo alla governatrice Tesei senza rendersi conto
di essere egli stesso emblema del populismo mentre si affanna a
generare paure infondate nei cittadini sulla sanità solo per
saziare la sua fame elettorale. Quale sarebbe insomma stavolta
colpa della Presidente Tesei? Essere andata a Pontida a
sostenere il ministro Matteo Salvini che rischia sei anni di
carcere non con l'accusa di concorsi truccati per favorire i
soliti amici degli amici, ma per aver difeso tutti gli italiani?
Bori ha scomodato addirittura i diritti umani dimostrando totale
ignoranza in merito alla vicenda. Il ministro Salvini non ha
sequestrato nessuno dato che la spagnola Open Arms era libera di
muoversi, ma il capitano della nave ha preferito ignorare per
ben due volte l'offerta di aiuto dei porti spagnoli e allungare
la navigazione in mare di due giorni dando prova che l'obiettivo
non era mettere in salvo i migranti, ma farli sbarcare in
Italia. Il lavoro del Ministro Salvini, avallato peraltro
dall'allora Presidente del Consiglio Conte e da ministri del
Movimento 5 Stelle che oggi sono in coalizione col Pd, non solo
ha consentito di diminuire drasticamente gli sbarchi, ma anche
le morti in mare. In questa fase è comprensibile il nervosismo
della sinistra dato che l'ammucchiata extra large si è
sgretolata sotto il peso di contraddizioni interne, con leader
nazionali che si detestano e non riescono più a fingere armonia
e, come se non bastasse, la candidata Presidente Proietti si
lascia andare a dichiarazioni su aborto ('assistente sociale per
le donne che vogliono abortire'), fine vita e Israele che
imbarazzano la sinistra rossa. Ringraziamo Bori per averci fatto
diversi assist, ma eviteremo di infierire troppo, ché a svilirsi
sono già bravi da soli".
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