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Bori, da Tesei altro schiaffo in faccia a sanità pubblica

Bori, da Tesei altro schiaffo in faccia a sanità pubblica

Per segretario Pd in Consiglio 'vero blitz pre elettorale'

PERUGIA, 09 ottobre 2024, 10:33

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"La giunta Tesei sferra un altro schiaffo in faccia alla sanità pubblica. Nel penultimo Consiglio regionale, con un vero e proprio blitz pre elettorale nella legge Omnibus, la geografia della sanità umbra viene stravolta.
    Il tutto senza alcuna partecipazione o condivisione, ma alle spalle degli stessi operatori sanitari, oltre che degli amministratori locali e dei cittadini": a denunciarlo è Tommaso Bori, vicepresidente della Commissione sanità e segretario regionale del Pd. "E così, con un voto che ha riguardato solo cinque articoli e in assenza dell'assessore alla sanità Coletto - aggiunge -, la destra ha approvato a maggioranza una riforma che ridefinisce la rete ospedaliera spostando strutture dalle Aziende sanitarie territoriali alle Aziende ospedaliere e fondendo interi presidi ospedalieri in poli misti. Senza per altro che la presidente Tesei si sia sentita in dovere di dire una parola in Aula".
    "Tutto ciò - sostiene Bori in una nota -, dopo 5 anni di amministrazione Tesei in cui non è stato fatto il piano sanitario, sempre e soltanto annunciato, perché avrebbe imposto un percorso di trasparenza e partecipazione che la destra ha sempre rifiutato. Riteniamo, inoltre, assai grave che nella riforma non siano state indicate le risorse economiche necessarie al funzionamento della rete e ancor più grave, che il personale sia stato considerato alla stessa stregua dei beni strumentali e dei servizi, ovvero numeri da spostare da un capo all'altro dell'Umbria senza alcuna informazione e programmazione. Nel merito vengono compiute delle scelte a dir poco incredibili, con una semplice tabellina: si estingue tanto sbandierato terzo polo ospedaliero della asl Umbria 2. Al contrario previsto, a tal proposito, solo l'accorpamento dello stabilimento di Trevi all'ospedale di Foligno e i presidi di Cascia e Norcia al polo di Spoleto. Lo stesso vale per la asl Umbria 1 che vede, tra gli altri, un presidio ospedaliero unificato tra l'ospedale di Castiglione del Lago, il Cori di Passignano e quello di Assisi, senza tenere conto di funzioni e distanze. Gli ospedali di Narni e Amelia si troveranno inoltre, dall'oggi al domani, sotto l'Azienda ospedaliera di Terni.
    Quello di Pantalla entrerà a far parte dell'Azienda ospedaliera di Perugia. Si tratta di un vero e proprio disastro politico - conclude Bori - di cui non comprendiamo davvero la ratio, se non quella di umiliare gli operatori sanitari e buttare nel caos la sanità pubblica".
   

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