Marco Rizzo, candidato a
presidente dell'Umbria per Democrazia Sovrana e Popolare, torna
a parlare della questione lago Trasimeno. "Il lago che è un
volano di turismo ma anche di economia importante per migliaia
di famiglie che ci vivono, è in crisi sistemica da anni.
Quest'estate il livello è sceso molto, ma poi le piogge, per
fortuna, sono tornate molto abbondanti e il livello si è alzato.
Però, guarda caso, a un mese e mezzo dalle elezioni spunta il
Commissario speciale" sostiene in una nota.
"Questo modo di affrontare i problemi - dice Rizzo - è
diventato molto di moda, negli ultimi due decenni. Emergenza
rifiuti, emergenze idrogeologiche, emergenza climatica. Noi di
emergenze vere ne vediamo tre: l'emergenza incompetenza,
l'emergenza Unione europea, che fa le leggi a Bruxelles dove
nessuno ha il minimo contatto con le rispettive patrie, e quindi
non ne conosce le esigenze reali, e l'emergenza neoliberismo, un
modo di fare politica dissociato dalla realtà dove anziché
cercare soluzioni si creano speculazioni".
"Dov'è la logica nell'affrontare una situazione strutturale
con misure emergenziali?" sostiene ancora Rizzo. "La politica -
ha aggiunto - ha completamente abbandonato l'approccio
realistico ai problemi dei territori. Tirano a campare e sperano
nel miracolo fatto dal commissario. Ma i commissari che
risolvono tutto, al massimo, esistono nei libri gialli"
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