"Dopo lo sciacallaggio sulla
sanità e sulle disabilità, oggi la sinistra fa mistificazione
sulla questione dell'udienza di parifica del bilancio regionale
2023": a sottolinearlo sono le forze a sostegno della presidente
Donatella Tesei,
Lega, Fratelli d'Italia, Forza Italia, Noi Moderati, Udc,
Alternativa popolare e Tesei Presidente.
"Il bilancio è stato parificato - dicono le stesse forze in
una nota -, la notizia è questa, ma è giusto che gli umbri
sappiano come sono andate le cose. La Procura della Corte dei
conti ha chiesto al collegio di non parificare il bilancio della
regione stante, a giudizio della stessa, il dubbio di
legittimità sul finanziamento di Arpa con il fondo sanitario
regionale piuttosto che con il bilancio regionale. La Regione
Umbria fin dal 1998 ha sempre operato così. Così operano tutte
le regioni italiane, così come previsto dalla legge regionale e
da quella nazionale. Arpa è stata istituita proprio per
assorbire, a parità di costi, alcune funzioni delle Asl in
materia di misure preventive della salute pubblica. La Regione,
prudentemente, alla luce del rilievo ha istituito con il proprio
bilancio un fondo di accantonamento pari all'importo trasferito
dal fondo sanitario. Il collegio ha respinto la richiesta della
procura parificando il bilancio regionale (d'altronde è il
bilancio consolidato, enti e partecipate, più virtuoso della
storia della regione), con l'unica eccezione di questo punto su
cui è stato rimesso alla Corte costituzionale di chiarire la
corretta interpretazione della legge che, in ogni caso, avrà
effetto per tutta Italia e per tutte le regioni italiane. Si
tratta di un problema puramente tecnico che non inficia né il
bilancio né la qualità del lavoro fatto".
Per le forze a sostegno di Tesei "quello che stona in tale
contesto è la solita speculazione dell'ammucchiata larga di
sinistra, capeggiata dal segretario Pd Bori che ancora una volta
si produce in uno spettacolo vergognoso, scrivendo falsità e
dimostrandosi il solito spacciatore seriale di fake news". La
sinistra poi - aggiungono - che fa la morale sui dissesti
economici è comica: Terni, Perugia, Umbria mobilità, Comunità
Montane, Monteluce e così via. Basterebbero a ricordare la loro
gestione dei conti sulle tasche degli umbri. I conti della
regione sono per fortuna sani, così come lo è il bilancio della
sanità. Insanabile è invece l'arroganza e la supponenza di
personaggi improbabili di cui la politica e l'Umbria possono
fare tranquillamente a meno".
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