Depositato dalla difesa di Amanda
Knox il ricorso in Cassazione contro la sentenza della Corte
d'assise d'appello di Firenze che, nel giugno scorso, l'ha
condannata per calunnia nei confronti di Patrick Lumumba a tre
anni di reclusione, già scontati con i quasi quattro passati in
carcere prima di essere assolta, poi definitivamente, per
l'omicidio di Meredith Kercher (compiuto a Perugia la sera del
primo novembre del 2007). Un delitto al quale si è sempre
proclamata estranea. L'atto è stato predisposto dagli avvocati
Luca Luparia Donati e Carlo Dalla Vedova e - risulta all'ANSA -
chiede l'annullamento della sentenza di condanna per calunnia.
I legali hanno quindi impugnato quanto deciso dai giudici
toscani al termine del processo celebrato dopo il
riconoscimento da parte della Corte europea della violazione
dei diritti di difesa di Knox e il rinvio disposto dalla
Cassazione. Un procedimento che verte sul memoriale scritto
dalla trentasettenne di Seattle la mattina del 6 novembre dopo
il fermo per l'omicidio. Nelle prime fasi delle indagini
sull'omicidio Kercher, Knox chiamò infatti in causa Lumumba poi
risultato totalmente estraneo e quindi prosciolto. Sostenne poi
di averlo fatto sentendosi sotto pressione durante gli
interrogatori.
Per l'omicidio Kercher c'è stato un solo condannato, Rudy
Guede che ha terminato di scontare 16 anni di reclusione per il
delitto (al quale si proclama estraneo) ed è tornato libero.
La controversa vicenda giudiziaria legata al delitto ha già
portato a più di una decina di processi.
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