Hanno invitato a guardare
alle loro storie "non con approccio pietistico ma con
ammirazione, per creare società più inclusiva e che dia diritti
anche alle persone con disabilità" le sette testimonianze che,
dalla piazza inferiore della Basilica di San Francesco, hanno
segnato l'apertura ad Assisi del primo "G7 Inclusione e
Disabilità".
"Diamo voce alle persone sordo cieche perché possiamo
essere anche noi una risorsa per la società" ha affermato
Francesca Donnarumma, in rappresentanza della Lega del Filo
d'Oro. "Chiediamo gesti concreti - ha aggiunto - che possono
fare la differenza, come investire nelle tecnologie, nella
formazione e nel supporto".
Paolo Puddu, socio dell'associazione Bambini cerebrolesi,
un'organizzazione di volontariato, di auto aiuto tra famiglie di
persone con disabilità grave e gravissima, ha parlato attraverso
un comunicatore a controllo oculare. Laureato, ha tenuto a
trasmettere i concetti chiave che secondo lui dovrebbero essere
alla base delle politiche per la disabilità, come il diritto
allo studio e a poter frequentare l'università, oltre ai diritti
al lavoro e allo sport.
Lavora invece in una scuola materna e ha elencato tutte le
attività che porta avanti oltre alle sue passioni, tra cui
quella del ballo, Maria Teresa Rocchi membro di una Associazione
di ragazzi down di Perugia. "Chiedo alla ministra Locatelli se
può aiutarmi a realizzare il mio sogno, quello di partecipare
alla trasmissione Ballando con le Stelle" ha detto tra gli
applausi.
Comunica attraverso i social la sua disabilità Benedetta De
Luca che, come ha detto durante la sua testimonianza, "per tanti
anni ho invece tenuto nascosta".
Ulteriore testimonianza è stata quella di una famiglia e
dell'attore Guido Marangoni, padre di Marta, Francesca e Anna,
quest'ultima affetta dalla sindrome di Down. "La disabilità - ha
detto - quando arriva è tutta la famiglia che se ne deve
occupare".
A prendere la parola è stato anche Enrico Delle Serre,
portavoce nazionale della Piattaforma italiana degli
autorappresentanti in movimento, la prima in Italia creata da
Anffas per dare voce alle persone con disabilità intellettiva e
disturbi del neurosviluppo. "Siamo lontani per assicurare a
tutti un accesso equo ad ogni aspetto della vita sociale - ha
detto - ma siamo qua oggi per rompere queste catene".
La "farfalla" Giulia Ghiretti, campionessa che nella sua
carriera può vantare 28 medaglie tra mondiali, europei alle
paraolimpiadi (oro nei cento rana a Parigi) ha raccontato
l'incidente che le ha paralizzato le sue gambe mentre praticava
la sua prima disciplina sportiva, la ginnastica.
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