L'intervento della Sezione operativa
per la sicurezza cibernetica di Terni ha permesso di recuperare
l'intera somma sottratta ad una professionista del posto
risultata vittima di una truffa telefonica realizzata attraverso
la ricezione di alcuni sms legati ad alcuni finti pagamenti da
autorizzare.
Dagli accertamenti è emerso che la donna si era messa in
contatto con un numero telefonico indicato nei messaggi certa di
parlare con un operatore bancario del proprio istituto, che si è
presentato con tono rassicurante e dal perfetto italiano. La
polizia riferisce in un comunicato che l'interlocutore la
induceva quindi "con l'inganno" a fornire i codici di accesso al
proprio conto corrente, il quale veniva poi utilizzato per
disporre degli illeciti bonifici per un importo complessivo di 5
mila euro.
Sempre secondo gli investigatori, al fine di celare le
proprie tracce, ma soprattutto con l'intento di confondere la
professionista guadagnando tempo e modo di depauperare quanto
più possibile il suo conto, gli autori della frode disponevano
anche alcuni pagamenti in favore di enti territoriali, che nulla
avevano a che vedere con il reato.
La tempestività della denuncia e l'intervento della Sezione
operativa per la sicurezza cibernetica hanno però consentito di
bloccare le operazioni fraudolente e far così recuperare
l'intera somma attraverso lo storno dai conti correnti intestati
ai beneficiari, tra i quali, come hanno fatto luce le indagini,
alcuni fatti con il solo scopo di sviare i sospetti della donna,
in quanto già operati nel recente passato.
La denuncia è stata trasmessa alla Procura di Perugia in
quanto competente per i reati informatici avvenuti nel Distretto
e allo stato sono in corso indagini al fine di risalire
all'autore del fatto-reato.
La polizia postale invita la cittadinanza "a tenere alta la
guardia in caso di ricezione di sms o telefonate che giungano ai
propri numeri di telefono da parte di sedicenti appartenenti ad
istituti bancari ovvero a personale delle forze dell'ordine, i
quali segnalino anomalie o violazioni del conto corrente.
In questi casi si suggerisce di riagganciare la telefonata e
chiamare o recarsi direttamente presso la propria agenzia ovvero
contattare il numero verde della propria banca al fine di
comprendere cosa effettivamente sia accaduto".
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