"La notizia dell'indagine svolta
dalla Procura di Perugia che ha visto indagate la presidente
della Regione Donatella Tesei e l'assessore Paola Agabiti
Urbani, svela con tutta evidenza un sistema consolidato che si è
servito delle istituzioni per finanziare aziende di famiglia":
così in una sua nota il segretario del Partito democratico
dell'Umbria, Tommaso Bori.
"La circostanza - prosegue Bori - mette in evidenza i
rapporti tra il gruppo Urbani Tartufi legato ad Agabiti, in cui
per altro risulterebbe lavorare anche il figlio della presidente
Tesei, e la Giunta regionale in una condizione di palese
conflitto di interessi. Sintomatico il fatto che l'indagine per
abuso d'ufficio venga archiviata, soltanto per l'abrogazione del
reato approvata dal governo Meloni e dalla sua maggioranza. Si
tratta di un fatto grave su cui interrogheremo le dirette
interessate durante la prossima seduta del Consiglio regionale
del 5 novembre".
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