E' una "gioia amara" quella di
Laura Santi, giornalista perugina affetta da una forma
progressiva di sclerosi multipla che ha chiesto da tempo di
poter completare le procedure per accedere eventualmente al
suicidio assistito, dopo il parere favorevole dato dal Comitato
etico della Regione. Lo ha detto commentando con l'ANSA la
decisione riportata da diversi media locali della quale
sottolinea comunque "non c'è ancora l'ufficialità".
"Adesso la palla torna alla Asl - ha spiegato Santi -, io
sto alla finestra e aspetto. Voglio vedere le indicazioni sulle
procedure perché ci sono stati casi di altri malati che si sono
dovuti pagare 5 mila euro di farmaco. Il problema di queste
sentenze è che poi gli enti non le applicano. Invece io voglio
vedere la procedura".
"Ancora combatto ma voglio essere libera" ha ribadito Laura
Santi. "Non si riesce a far capire alla gente che sei gioioso
perché puoi morire - ha spiegato -, mi rendo conto che per molti
è un assurdo. Ma la gente che si stupisce non si rende conto di
cosa c'è dietro, le sofferenze del corpo che ti chiama. Non è
follia la mia, è la vita svuotata. E' una gioia amara sapere che
puoi morire... E' chiaro che felice non sei ma tranquilla sì.
Non è una vittoria perché vittoria sarebbe non avere la malattia
ma questa non la puoi evitare".
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