Due le iniziative all'ospedale di
Perugia per celebrare la Giornata della gentilezza che ricorre
oggi 13 novembre in tutto il mondo per sensibilizzare l'opinione
pubblica sull'importanza di gesti quotidiani di bontà e pratiche
gentili nelle comunità per il bene comune.
La prima riguarda il progetto didattico "Letture gentili a
voce alta per pazienti e operatori sanitari" ideato dalle
insegnanti della scuola in ospedale dei Coniglietti bianchi,
coordinate da Melania Scarabottini, in collaborazione con la
scuola media dell'istituto comprensivo Perugia 5. I ragazzi, in
cura-follow up presso l'oncoematologia pediatrica, insieme agli
studenti della classe 2 A dell'istituto, si sono recati nei
reparti di ortopedia, neurologia, oncologia e
ostetricia-ginecologia e hanno letto, ai pazienti ricoverati e
al personale sanitario, brani tratti dal libro "Biologia della
gentilezza" di De Vito e Lumera. Un messaggio di gentilezza e di
"restituzione benevola" - spiega un comunicato dell'azienda
ospedaliera - per tutto il bene ricevuto dal personale sanitario
durante i loro ricoveri.
L'altra iniziativa dal titolo "L'arte di rinascere" è frutto
del laboratorio di arteterapia rivolto ai pazienti ricoverati in
unità spinale unipolare che si svolge, dal 2018, sotto la guida
dall'arteterapeuta Rosa Santoro, dell'associazione Atlas Onlus
di Perugia, in collaborazione con le psicologhe Innocenza
Ritacco e Jessica D'Alessandro e i professionisti sanitari della
struttura ospedaliera.
I 22 lavori pittorici, tempera su tela, realizzati dai
pazienti con lesioni spinali durante il loro lungo ricovero
ospedaliero, sono il risultato del percorso artistico e umano
intrapreso dai partecipanti ai laboratori. Ogni opera testimonia
il coraggio, la resilienza e la capacità di rinascita dei
pazienti, che attraverso tecniche come la pittura, la scultura,
il collage e il disegno hanno intrapreso un cammino di
guarigione e scoperta di sé. L'arte diventa qui un linguaggio
profondo, capace di comunicare emozioni spesso difficili da
esprimere a parole, trasformando il dolore in una forma di
espressione liberatoria e creativa. In questo senso l'arte
stimola uno sguardo "gentile" che non giudica, ma osserva per
capire. Entrambe le iniziative rientrano nel percorso nazionale
"Costruiamo gentilezza".
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