Le mani chiuse a formare un cuore, per ringraziare i suoi sostenitori e la determinazione di una amministratrice ormai di lungo corso, che un po' a malincuore lascia l'incarico di prima cittadina di Assisi, per cedere alla corte di tutto il centrosinistra unito. E' Stefania Proietti, classe 1975, sposata, mamma di due figli, ingegnera e docente universitaria, cattolica, civica, candidata dal campo largo, la nuova governatrice dell'Umbria.
Prima cittadina della città di San Francesco dal 2016 (e anche presidente della Provincia di Perugia) proprio ai contenuti del Cantico delle creature ha detto di voler ispirare il suo programma di governo. Pace, non violenza, l'attenzione verso gli ultimi, quindi, ma anche sanità, occupazione e salari, nuove generazioni, innovazione e sviluppo sostenibile, ambiente e crisi climatica, giustizia sociale.
Un programma che ha presentato ai cittadini umbri con una campagna elettorale "dal basso", attraverso incontri partecipativi con i cittadini, basata sul modello che aveva di recente portato al successo l'attuale sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, sempre con il campo largo del centrosinistra.
Priorità sarà data ad una sanità "pubblica, universale e accessibile a tutti. Con la sanità privata sussidiaria a quella pubblica". Proietti partirà "dalla promozione della prevenzione e da una rete ospedaliera efficiente per i cittadini e attrattiva per il personale sanitario, che dovrà essere incentivato a restare in Umbria".
Relativamente all'occupazione, parola chiave la retribuzione, "per un salario buono, un salario minimo". Alle nuove generazioni, inoltre, per Proietti "servono condizioni per un progetto di vita in Umbria", visto il calo demografico e l'invecchiamento della popolazione regionale. "L'obiettivo - ha spiegato - è quello di riportare i giovani a vivere e lavorare in Umbria anche attraverso servizi dedicati, dalla formazione, agli asili nido gratuiti e il potenziamento del trasporto pubblico".
Innovazione e sviluppo sostenibile per Stefania Proietti sono poi "strumentali alla ripresa economica della regione" che per la governatrice eletta deve dire un "no" deciso all'autonomia differenziata.
Attenzione poi al welfare, per una società che abbia "la persona al centro", ma anche la cultura e l'istruzione.
Importante spazio sarà dato infine all'ambiente e alla transizione ecologica. Il programma ribadisce un forte "no" alla costruzione di un nuovo inceneritore, puntando invece sull'economia circolare "per arrivare all'80 per cento di raccolta differenziata entro il 2030".
L'impegno per la pace ha particolarmente caratterizzato la sua attività nel tempo. Come sindaca di Assisi ha anche proposto che la città, "la cui amicizia sociale negli anni si è sempre espressa verso i due popoli israeliano e palestinese, e l'Umbria tutta, abbiano un ruolo come terra di pace e di dialogo aperto, ispirato da San Francesco e da Aldo Capitini, e diventino sedi per un percorso negoziale di pace".
"Faremo della pace - ha assicurato in campagna elettorale - la nostra bandiera in tutte le azioni, anche nei rapporti con la minoranza, anche in consiglio regionale e nei rapporti internazionali".
E alla sezione 31 di Costa di Trex, frazione di Assisi, sul monte Subasio, Proietti è entrata con una copia della Costituzione in mano, indicando simbolicamente la strada che intende percorrere in questo mandato da presidente della Regione Umbria.
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