Si è rivolta alle studentesse e
agli studenti presenti in aula mangna invitandoli a essere
"perseveranti, tenaci, curiosi, appassionati e ben informati" la
professoressa Emmanuelle Charpentier, premio Nobel per la
chimica 2020 alla quale l'Università degli studi di Perugia ha
conferito il dottorato di ricerca honoris causa in
biotecnologie. Microbiologa, genetista e biochimica la
scienziata francese è universalmente riconosciuta come una delle
maggiori del nostro tempo grazie alle sue innovative e
rivoluzionarie ricerche, che hanno gettato le basi per la
tecnologia di ingegneria genomica Crispr-Cas9.
Nella lectio tenuta al rettorato ha parlato di "grande
privilegio di ricevere il titolo di dottore di ricerca honoris
causa da parte dell'Università degli Studi di Perugia" e ha
evidenziato come questo titolo premi "il lavoro suo e del suo
team di ricerca sull'editing genetico Crispr-Cas9". Questa
tecnologia, comunemente nota come "forbici genetiche
programmabili", consente di modificare con precisione il Dna, i
geni e i genomi degli organismi viventi. La scienziata ha
sottolineato che "questa tecnologia ha rivoluzionato molte aree
delle scienze della vita, tra queste la microbiologia, la
biologia delle infezioni, l'immunologia, la biologia cellulare e
la biologia dello sviluppo". Ha citato anche la ricerca sul
cancro e sul cervello, evidenziando le applicazioni non solo nel
settore medico. L'editing genico, infatti, sta contribuendo allo
sviluppo di terapie innovative come l'immunoterapia per il
cancro e la terapia genica per le malattie ereditarie.
La professoressa ha ribadito poi che "la ricerca è un
lavoro collettivo" e sottolineato il "valore della mobilità e
della diversità fra le ricercatrici e i ricercatori
internazionali, aspetti che vanno oltre i benefici per i singoli
individui".
"Il conferimento del prestigioso titolo alla professoressa
Emmanuelle Charpentier - ha detto il rettore Maurizio Oliviero
- rappresenta un momento di straordinaria rilevanza per
l'Università degli studi di Perugia, che ne riconosce così
l'eccezionale contributo alla scienza e all'umanità. Pioniera
del rivoluzionario sistema di editing genomico Crispr-Cas9, ha
inaugurato nuove frontiere nella ricerca scientifica e medica,
offrendo strumenti innovativi per la genetica e aprendo
prospettive senza precedenti per la cura di malattie ereditarie
e per l'avanzamento della biotecnologia. La sua eccezionale
capacità di coniugare rigore scientifico e creatività,
unitamente a un profondo senso di responsabilità verso le
implicazioni etiche e sociali del progresso scientifico,
rappresentano un modello per le nuove generazioni di studiosi,
ricercatrici e ricercatori".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA