"Grazie al Partito democratico in
cinque mesi si è rovesciato il quadro politico in Umbria, cosa
che fino a qualche tempo fa nessuno avrebbe immaginato": a
rivendicarlo è il segretario regionale Tommaso Bori dopo la
vittoria del centrosinistra alle regionali e l'elezione di
Stefania Proietti presidente. "C'è un collegamento
politico-elettorale tra l'avere vinto a Perugia e poi in
Regione. L'una è stata la precondizione dell'altra" ha detto
all'ANSA.
"Tutto questo è stato possibile grazie alla regia del Pd -
ha sottolineato Bori - che è riuscito a comporre una coalizione
ampia e plurale che non c'è in alcuna altra parte d'Italia e
vede insieme tutte le forze politiche alternative alla destra e
tantissime realtà civiche. C'è stata poi la scelta di
candidature, valide e credibili, quindi vincenti".
Il segretario del Pd ci tiene a sottolineare che le elezioni
del Comune di Perugia e per la Regione "tutto il percorso è
stato fatto in Umbria e non sono arrivati da fuori, con le
scelte dai territori e non calate dall'alto".
Alla domanda di un ingresso di Italia viva e Azione con i
loro simboli, Bori ha ricordato che "la coalizione di 'Un patto
avanti' è partita poco meno di un anno fa e ha visto le forze
politiche unirsi intorno a un manifesto di valori e a un
programma condiviso". "Su questo chi vuole può entrare in
maniera strutturata anche se nella sostanza tutte le forze
politiche sono state rappresentate" ha concluso.
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