Un dialogo tra scienza
e umanesimo, sui grandi temi della vita e dell'eccellenza della
conoscenza, quello andato in scena ieri sera al Teatro
Cucinelli, nel cuore del borgo di Solomeo, dove a salire sul
palco, assieme a Brunello Cucinelli e al rettore dell'Università
degli studi di Perugia, Maurizio Oliviero, sono stati lo
scienziato umanista Mauro Ferrari e la ricercatrice francese
Premio Nobel per la chimica 2020 Emmanuelle Charpentier.
Un interessante e vivace dibattito, moderato da Eva Crosetta,
che si è snodato attraverso una serie di riflessioni dedicate a
quei valori fondamentali che pongono scienza e umanesimo in un
rapporto di reciproca integrazione, in virtù della migliore
innovazione, della sostenibilità tecnologica e dell'armonia tra
tutti gli esseri.
"Memorabile" è stata definita da Brunello Cucinelli la
presenza a Perugia e Solomeo di Emmanuelle Charpentier, che in
mattinata aveva ricevuto il dottorato Honoris Causa in
biotecnologie proprio dalle mani del rettore Oliviero. Alla
professoressa Charpentier, microbiologa, genetista e biochimica
di fama internazionale, fondatrice, direttrice scientifica e
manager del Max Planck Unit for the Science of Pathogens di
Berlino nonché membro dell'Accademia delle scienze e
dell'Accademia delle tecnologie, si devono studi pionieristici
ed estremamente innovativi in materia di tecniche di editing del
genoma umano. Universalmente riconosciuta come una delle
maggiori scienziate del nostro tempo grazie alle sue innovative
e rivoluzionarie ricerche, che hanno gettato le basi per la
tecnologia di ingegneria genomica Crispr-Cas9, nella lectio
tenuta al rettorato aveva sottolineato come "questa tecnologia
ha rivoluzionato molte aree delle scienze della vita, tra queste
la microbiologia, la biologia delle infezioni, l'immunologia, la
biologia cellulare e la biologia dello sviluppo".
Ha citato anche la ricerca sul cancro e sul cervello,
evidenziando le applicazioni non solo nel settore medico.
La serata, sempre nel segno del connubio tra scienza e arte,
è proseguita con lo spettacolo teatrale "RiconoScienza", messo
in scena da Piero Sidoti, cantautore ma anche professore di
matematica e scienze e Mauro Ferrari, scienziato di fama
mondiale, padre della nano medicina, che fa anche il
musicista-cantante. Uno spettacolo che emoziona, che parla,
suona e canta l'amore per la scienza e durante il quale Ferrari
racconta anche la sfida che porta avanti da trent'anni: la
progettazione di un farmaco che possa curare il cancro
metastatico a fegato e polmoni.
"Il mio sentimento di gratitudine è grande perché ho
ascoltato discorsi di altissimo livello scientifico, morale,
umano - ha detto Brunello Cucinelli -. Ho sempre trovato
particolarmente affascinante e stimolante il dialogo tra scienza
e umanesimo, cui questa mattina, nell'Aula Magna della nostra
antica Università degli studi di Perugia, la lectio magistralis
di Emmanuelle Charpentier ha offerto un contributo di
inestimabile valore. Per questo è stato per me un onore davvero
tutto speciale poterla accogliere a Solomeo, consapevole del
grande dono che ci ha fatto una così autorevole voce della
comunità scientifica internazionale. Mi ha riempito di gioia
poter colloquiare nel nostro teatro, con lei, il rettore
Oliviero e con il mio stimato amico scienziato umanista Mauro
Ferrari sui grandi temi della vita e dell'eccellenza della
conoscenza. Grazie di cuore a questi nostri visionari ospiti,
che ci hanno ricordato che la ricerca è insieme scientifica e
umana, donandoci una nuova speranza per la crescita spirituale
dell'essere umano".
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