Sono state numerose le realtà che
hanno portato la loro testimonianza in occasione del Consiglio
comunale aperto che si è svolto a Perugia, a palazzo dei Priori,
in occasione della giornata internazionale per l'eliminazione
della violenza contro le donne. Ad aprire i lavori, la
presidente del Consiglio, Elena Ranfa. Presenti anche la sindaca
Vittoria Ferdinandi, i consiglieri e gli assessori comunali,
nonché dirigenti e funzionari degli uffici competenti per
materia.
"Questa seduta è stata anzitutto convocata con l'intento di
metterci in ascolto" ha detto Ranfa.
Quindi è intervenuta Ferdinandi che ricorrendo a una
citazione ha affermato che "ancora oggi l'atto più sovversivo di
una donna è quello di parlare". "E, come sindaca - ha aggiunto
-, intendo ribadire che la libertà, la dignità e l'integrità
delle donne sono valori non negoziabili per la nostra
amministrazione, i valori che devono fondare i nostri rapporti
interpersonali e costituire la stella polare dei rappresentanti
delle istituzioni. Finché solo una donna sarà perseguitata in
quanto donna il nostro lavoro non potrà avere fine. La violenza
di genere è un tema di diritti umani fondamentali negati e non
un fatto privato. Per questo deve portarci a costruire sguardi e
narrazioni differenti. La violenza di genere - ha continuato -,
un continuum che va dalla violenza verbale a quella psicologica,
economica e fisica, parte dai pregiudizi sessisti, dalla
sopraffazione, dal controllo, dall'isolamento, da secoli di
oppressione ed esclusione delle donne ed è profondamente
radicata nei nostri modelli culturali".
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