"'La radice della violenza sulle
donne non è il desiderio, è il potere', così i filosofi Maura
Gancitano e Andrea Colamedici, fondatori di Tlon, ci intimano di
cambiare prospettiva nella Giornata per l'eliminazione della
violenza contro le donne. Infatti, in un tempo di prepotente
ritorno al maschilismo, all'esaltazione del patriarcato e di
modelli resistenti e sbagliati, il 25 novembre, deve spronarci a
combattere il femminicidio e la violenza, ma anche ad impegnarci
per un cambio di cultura, che interrompa sul nascere la spirale
che porta alla violenza": lo scrive, in una nota, il consigliere
regionale del Pd Tommaso Bori. "I femminicidi, d'altronde -
sottolinea -, non sono altro che l'atto conclusivo di una
violenza nei modi, nel linguaggio e nella cultura, che in questi
anni ha ritrovato cittadinanza, legittimata e sottovalutata".
"Le violenze - sostiene Bori - sono l'atto conclusivo di
sopraffazioni psicologiche, economiche, verbali che nascono
dall'assurda idea che si possa avere potere su un genere
ritenuto inferiore. Compito delle istituzioni, delle
associazioni e di tutta la società è di ribaltare questo sistema
basato sul controllo, che spesso ha pervaso anche la
legislazione. Ribaltare il sistema è possibile e necessario
mettendo le donne nelle condizioni di autodeterminarsi, di
essere libere dai modelli resistenti nella società. Nella
quotidianità c'è tanto da fare, attraverso la grande rete di
strutture e associazioni di cui l'Umbria è ricca e di cui si è
sempre distinta. I numeri, infatti, - puntualizza Bori -
testimoniano una grande emergenza: in Italia, nel 2024, sono
state 106 le donne senza voce uccise. Ottantuno solo quelle che
hanno dovuto chiedere aiuto ai sanitari dell'Ospedale di
Perugia. E poi è allarmante anche il numero fornito dalla Camera
di commercio, secondo cui 33mila donne, tra 15 e 70 anni, hanno
subito almeno una molestia sul luogo di lavoro. Una cifra
monstre, che porta l'Umbria seconda in Italia. Un contesto
grave, che ha bisogno dell'impegno di tutti, rifuggendo chi nega
il problema alla radice".
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