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Terrorismo, la ragazza di Spoleto non risponde al gip

Terrorismo, la ragazza di Spoleto non risponde al gip

La diciottenne in video collegamento dal carcere di Perugia

BOLOGNA, 27 dicembre 2024, 17:50

Redazione ANSA

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Sono durati una manciata di minuti i due interrogatori di garanzia per la 22enne e il fratello 19enne, di origine pakistana, arrestati dai carabinieri la vigilia di Natale e accusati di aver dato vita ad un'organizzazione jihadista chiamata 'Da'wa' Italia. I due giovani, che da anni abitavano in zona Bolognina, insieme ad una 18enne di origine algerina residente a Spoleto e ad un 36enne di origine turca residente a Monfalcone sono finiti in carcere nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Bologna e del Ros.
    Fratello e sorella davanti al gip Letizio Magliaro hanno fatto brevi dichiarazioni spontanee ma hanno preferito non rispondere alle domande del magistrato.
    Anche la ragazza diciottenne di origine algerina residente a Spoleto e il 27enne turco residente a Monfalcone, arrestati alla vigilia di Natale dai carabinieri del Ros con l'accusa di far parte di una cellula jihadista, non hanno risposto alle domande del gip di Bologna. La ragazza, difesa dall'avvocato Sabrina Montioni di Spoleto e il 27enne hanno partecipato agli interrogatori di garanzia in video collegamento dalle carceri di Perugia e Gorizia. La giovane si è avvalsa della facoltà di non rispondere alle domande del magistrato, ma il suo difensore ha fatto notare che buona parte dei reati contestati sono avvenuti quando era ancora minorenne. Da quanto si è saputo, per il momento tutti e quattro gli indagati resteranno in carcere.
   
   

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