PERUGIA, 29 DIC - Aperto l'Anno Santo nelle diocesi dell'Umbria.
Ad Assisi la cerimonia si è svolta nella Basilica di Santa Maria degli Angeli alla presenza della presidente della Regione Stefania Proietti. "Ci viene offerta l'indulgenza, e cioè la certezza che Dio non solo ci abbraccia come un padre, come nella parabola del figliuol prodigo, quando ritorniamo a lui dopo il nostro peccato, ma si fa anche medico delle conseguenze che il peccato ha prodotto in noi" ha detto il vescovo monsignor Domenico Sorrentino. "Il giubileo è stato incardinato sulla speranza - ha ricordato - ma questa è efficace e non illusoria se torniamo ad essere famiglia, dalla famiglia fondata sul matrimonio, alle famiglie spirituali che si ritrovano intorno al Vangelo come avvenne per Francesco e i suoi frati formati all'ombra di questa Porziuncola, e come è oggi assunto come programma pastorale delle nostre due Chiese sorelle, fino allo sguardo che, sull'onda dell'enciclica 'Fratelli tutti' firmata sulla tomba di Francesco, e del patto per una nuova economia siglato dal Papa e da migliaia di giovani, deposto qui come un seme nel giardino della Porziuncola, si porta sulla famiglia dei popoli, alla quale noi cristiani vogliamo dare il nostro contributo perché la pace trionfi sulle tante macerie e rivoli di sangue innocente".
A Perugia la cerimonia si è svolta in cattedrale. "Mettersi in ascolto esprime la disponibilità a lasciarsi interrogare dalla vita della gente e a non far venire meno il nostro contributo di credenti" ha detto l'arcivescovo monsignor Ivan Maffeis.
A Terni la liturgia è cominciata nella chiesa di San Pietro a Terni con la lettura di alcuni brani tratti dalla bolla d’indizione del Giubileo di Papa Francesco “Spes non confundit” e proseguita con il pellegrinaggio dei fedeli fino alla Cattedrale di Terni per la solenne celebrazione eucaristica. Presenti l'assessore regionale Francesco De Rebotti e la presidente della Provincia e consigliere umbra Laura Pernazza. "L’Anno Santo, con i segni di Misericordia che lo accompagnano e caratterizzano ci insegna che in Gesù Cristo abbiamo l’opportunità di riiniziare da capo, mediante il dono di una vita nuova resa possibile dal perdono e dalla remissione della colpa" ha detto il vescovo di Terni-Narni-Amelia mons. Francesco Antonio Soddu alla presenza di centinaia di fedeli.
A Spoleto solenne celebrazione in duomo con il vescovo monsignor Renato Boccardo, presidente della Conferenza episcopale umbra. "Il cristiano sa che per lui la speranza è una responsabilità - ha detto -, soprattutto oggi che gli orizzonti culturali sono spesso profondamente asfittici ed è difficile formulare speranze a lunga durata e capaci di reggere una vita".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA