"L'intera operazione con
Aeroitalia" per volo su Perugia-Bergamo, ora cancellato, "con un
costo di un milione di euro, è stata frutto di un mero accordo
politico della passata amministrazione regionale che, visto come
sono andate le cose, condurrà molto probabilmente effetti
negativi sui conti della Sase, ascrivibile a una tratta che è
non stata programmata con l'adeguata fattibilità tecnico
economica ma solo per meri interessi politici come più volte
sottolineato anche in documenti del management e direzione
tecnica dell'aeroporto". Lo sostiene la Giunta regionale
dell'Umbria che "per dovere di verità" ricostruisce "fatti e le
circostanze".
"Pur constatando che storicamente esisteva un volo di
collegamento con Milano - sostiene l'Esecutivo in una nota -,
oggi con il Freccia Rossa da Perugia in 3 ore si arriva nel
centro della città, pertanto occorrerebbe investire su voli
internazionali e hub che portino flussi in ingresso, soprattutto
turistici in previsione del Giubileo, ed è comunque sempre
necessario operare scelte sulla base di analisi serie e
approfondite anche per quanto riguarda le compagnie. La
cronistoria dei fatti segna con tutta evidenza la responsabilità
dell'intera vicenda che non può certo essere ascritta all'
attuale amministrazione insediata da pochi giorni e che ha ben
presente la necessità di collegamenti strutturali, sostenibili,
coerenti con la vocazione dell'Umbria e in grado di contribuire
a connettere l'Umbria soprattutto sul piano internazionale. Su
questi temi sarà convocato uno specifico incontro con la Società
di gestione dell'Aeroporto dell'Umbria al fine di esaminare i
piani di attività anche alla luce dei grandi appuntamenti
dell'anno giubilare e della ricorrenza degli 800 anni dalla
morte di San Francesco che attendono l'Umbria nei prossimi due
anni".
Nella ricostruzione dei fatti l'Esecutivo sottolinea che "in
primis va ricordato che Aeroitalia fu contattata nel novembre
2023 su richiesta della Regione per un collegamento su Milano
Linate". "Non potendo operare su Linate - aggiunge - la Regione
Umbria portò avanti l'ipotesi di un collegamento su Malpensa per
poi ripiegare, in accordo con la Presidenza della Regione
Lombardia, su Bergamo-Orio sul Serio. Ci risulta inoltre, che il
Consiglio di amministrazione della Sase abbia espresso riserve
visti gli alti costi dell'operazione comunque poi approvata. E
lo stesso ha fatto anche il management della società. La
compagnia Aeroitalia ha iniziato a operare con base a Perugia
per il mezzo ATR72 producendo gravi disservizi ai passeggeri e
allo scalo; tra questi vanno segnalati gli ulteriori costi di
aperture e chiusure dello scalo. A ottobre 2024 la Sase ha
deciso di chiedere alla compagnia di trovare una diversa
soluzione per non gravare ulteriormente sui costi dell'aeroporto
e per non procurare ulteriori disservizi anche di orario ai
pochi passeggeri interessati a volare sulla tratta. Va ricordato
che la media a bordo del collegamento con Bergamo è stata di
circa 32-35 persone per volo. A questo punto la compagnia ha
deciso di chiudere su Bergamo e riposizionare l'Atr su Comiso.
E' stato anche valutato se rescindere il contratto ma sono stati
presi in considerazione i pro e i contro e Aeroitalia ha deciso
di attivare altre tratte, come Lamezia, Lampedusa e ovviamente
Comiso, oltre il collegamento su Olbia".
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