"Per questa prima volta di una
'prioranza' tutta al femminile, in una festa tradizionalmente
guidata da uomini, il pensiero non può non andare a tutte le
donne e soprattutto a coloro che sono vittime di violenza e del
patriarcato": lo ha detto la presidente della Regione Umbria,
Stefania Proietti, durante la presentazione del "Piatto di
Sant'Antonio Abate". Una festa radicata nella comunità di Santa
Maria degli Angeli di Assisi che per la prima volta, nella sua
centenaria storia, ha scelto nel 2025, nell'anno giubilare, di
avere 12 donne come priore, tra cui anche la stessa presidente
della Regione.
"Un forte pensiero - ha quindi affermato Proietti - va a
quello che le donne e lo nostre sorelle subiscono tutt'oggi,
come abbiamo purtroppo potuto vedere dall'ultima tragedia, il
femminicidio di pochi giorni fa, con la donna uccisa che
lavorava poi anche al Serafico di Assisi".
Questa prioranza allora, per Proietti, assume un senso che va
oltre la gestione di una bella festa, con l'attenzione ai
poveri, alla solidarietà e al creato, per diventare un "gesto
segno". L'auspicio per la presidente della Giunta regionale è
quello che "le donne nel loro ruolo di apicalità e di
responsabilità possano davvero avere l'occasione e il potere di
cambiare questo stato di cose che genera troppa violenza, per
far scomparire la violenza di genere".
"Si deve cambiare, e anche vedere donne dove solitamente ci
sono solo uomini è qualcosa che può educare al rispetto" ha
infine sottolineato Proietti.
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