Il personale della polizia di
Stato di Perugia ha dato esecuzione ad una misura cautelare di
divieto di avvicinamento e comunicazione a carico di un 41enne,
di origini sudamericane, ritenuto responsabile del reato di atti
persecutori, lesioni personali e possesso ingiustificato di
oggetti atti ad offendere, nei confrotni della tirolare di un
esecizio pubblico di Perugia, che è stata aggredita e nei
confronti della quale il presunto responsabile aveva anche
mincacciato l'intenzione di utilizzare un coltello e dell'acido.
Dagli approfondimenti investigativi svolti dagli agenti di
polizia - coordinati dalla Procura della Repubblica di Perugia -
è emerso che l'indagato ha percosso e minacciato la titolare
dell'esercizio pubblico probabilmente per motivi connessi al
servizio prestato, tempo prima, nel locale.
Tutto era iniziato lo scorso mese di ottobre - riferisce la
Procura - quando l'uomo si è presentato nei pressi del locale
pubblico dove ha dato in escandescenze danneggiando la porta
dell'esercizio e alcuni suppellettili e arredi.
Qualche giorno dopo si è ripresentato nel locale pubblico
arrivando a percuotere violentemente la donna che,
nell'occasione, ha riportato lesioni personali giudicate
guaribili in sei giorni. Nell'ultimo episodio, il 41enne -
sempre secondo le ricostruzione degli investigatori - si è
recato presso l'esercizio pubblico alla ricerca della vittima,
esternando ad un cliente minacce nei confronti della donna e
mostrando allo stesso un coltello e dell'acido.
La grave situazione ha inizialmente indotto la donna a
chiedere di essere ricoverata in una struttura protetta e
successivamente a presentare querela in questura. I conseguenti
accertamenti investigativi hanno dato riscontro al racconto
della donna, circostanza che ha indotto la Procura a richiedere
l'applicazione di una misura cautelare a carico del 41enne. Il
Gip presso il Tribunale di Perugia, ritenendo sussistenti i
gravi indizi di colpevolezza e le esigenze cautelari in ordine
ai reati contestati, ha emesso a carico dell'indagato
un'ordinanza cautelare applicativa della misura del divieto di
avvicinamento all'abitazione, al luogo di lavoro ed a tutti gli
altri luoghi abitualmente frequentati dalla donna, con obbligo
di mantenere una distanza di 500 metri.
All'indagato, inoltre, è stato prescritto di astenersi da
qualsiasi forma di comunicazione con la persona offesa. Al fine
di assicurare il rispetto del provvedimento è stata anche
disposta l'applicazione del dispositivo di controllo
elettronico, che tuttavia, non essendo intervenuto il consenso
dell'indagato, ha determinato l'applicazione congiunta del
divieto di avvicinamento alla persona offesa, con l'obbligo di
presentazione alla polizia giudiziaria. Una volta emesso il
provvedimento, i poliziotti della squadra mobile hanno
rintracciato l'indagato e dato esecuzione alla misura cautelare.
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