L'assessore umbro all'Istruzione,
Fabio Barcaioli, denuncia la richiesta rivolta alla Regione di
"eliminare due autonomie scolastiche in soli dieci giorni", che
definisce "inaccettabile" e "sintomatica di un approccio
arrogante e privo di visione". Lo fa "in merito alle recenti
dichiarazioni del ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara".
Attraverso un comunicato diffuso da Palazzo Donini Barcaioli
sostiene che "la richiesta di tagliare due autonomie scolastiche
a ridosso dell'inizio delle iscrizioni per l'anno scolastico
2025-'26 è un atto inaccettabile, che denota un approccio
arrogante e privo di visione". "Una simile decisione, imposta
con tempi così irragionevoli - aggiunge -, non tiene conto delle
esigenze concrete delle comunità scolastiche e dimostra un
totale disinteresse per chi opera ogni giorno per garantire un
diritto fondamentale come l'istruzione. Agire in questo modo, a
una settimana dall'apertura delle iscrizioni, non è solo
insensato, ma mina profondamente la fiducia nei confronti delle
istituzioni".
L'assessore critica inoltre il tentativo del ministro di
legare questo taglio a un presunto premio, quantificato in un
aumento del personale scolastico. "Questo ricatto, mascherato da
incentivo - afferma -, non è altro che l'ennesima dimostrazione
di un atteggiamento autoritario e privo di strategia. Piuttosto
che investire in risorse per migliorare le attività educative,
ridurre il numero di alunni per classe e alzare gli stipendi
degli insegnanti, il ministro propone tagli indiscriminati
accompagnati da premi per pochi eletti. È l'ennesima linea di
governo che calpesta i diritti di studenti e lavoratori,
svendendo la scuola pubblica. L'Umbria ha formalmente richiesto
al ministero dell'Istruzione il riconteggio delle autonomie
scolastiche totali basandosi sui dati reali degli iscritti, che
sono quasi duemila in più rispetto alle stime attuali. Su questa
richiesta, aspettiamo con attenzione la sentenza del Tar,
chiamato in causa dalla Campania, per ristabilire criteri più
equi e rispettosi delle esigenze territoriali".
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