Ha lasciato di prima mattina il
carcere di Terni dove è in semilibertà Gilberto Cavallini al
quale la Cassazione ha confermato la condanna all'ergastolo per
la strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna che causò
la morte di 85 persone e il ferimento di altre 200.
Raggiunto telefonicamente dall'ANSA, non ha voluto
commentare la sentenza.
A Terni Cavallini può uscire dal carcere ogni alle 8 per
farvi rientro alle 22, dopo avere prestato servizio, come
contabile.
"Sono stato condannato per qualcosa che non ho commesso, per
quello che ho fatto ho sempre pagato in prima persona scontando
finora 38 anni di carcere. E' invece umiliante vedersi
condannato per una situazione così grave per la quale non si ha
alcuna responsabilità, né diretta né indiretta" disse il 10
gennaio del 2020, il giorno dopo la sentenza della Corte di
assise di Bologna che gli aveva inflitto l'ergastolo per
concorso nella strage della stazione.
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