"Un vero e proprio salasso si abbatterà sugli umbri con l'aumento di Irpef, Irap e bollo auto voluto dalla sinistra extralarge.
Un incremento della pressione fiscale senza precedenti che graverà su famiglie e imprese per ben 322 milioni di euro, imponendo a ogni cittadino un aumento di oltre 500 euro di tasse in più.
Un colpo durissimo che
metterà in ginocchio l'economia della regione, colpendo
indiscriminatamente cittadini, lavoratori e aziende: è quanto
sottolineao i consiglieri regionali di opposizione Paola Agabiti
(Fratelli d'Italia), Nilo Arcudi (Tesei Presidente-Umbria
civica), Matteo Giambartolomei (Fratelli d'Italia), Enrico
Melasecche (Lega), Eleonora Pace (Fratelli d'Italia), Laura
Pernazza e Andrea Romizi (Forza Italia), Donatella Tesei (Lega).
"La sinistra - aggiungono, in una nota della Regione -
dimostra ancora una volta il suo vero volto: quello di un
governo regionale che, con la sua politica del tassa e spendi,
mette le mani nelle tasche degli umbri. La loro manovra fiscale
è al limite del prelievo forzoso e dimostra chiaramente come
l'unico obiettivo sia garantire equilibri interni a una
maggioranza extralarge, piuttosto che il bene della comunità.
Quando siamo stati noi al governo regionale - ricordano gli
esponenti dell'opposizione - non abbiamo aumentato di un
centesimo la pressione fiscale. Eppure, abbiamo dovuto
affrontare situazioni debitorie pesantissime ereditate proprio
dal centrosinistra: dai bilanci in crisi della Provincia di
Perugia, alle criticità del trasporto pubblico locale, fino alle
difficoltà delle comunità montane. A queste difficoltà si è
aggiunta la pandemia, un evento epocale che ha pesato in maniera
oggettiva sulla gestione della pubblica amministrazione, altro
che relazioni sventolate ad hoc per giustificare una stangata
fiscale del genere con lo spauracchio del commissariamento".
"Commissariamento che, guarda caso - proseguono - non viene
mai preso in considerazione nella delibera approvata dal
centrosinistra per giustificare la stangata. A conferma di una
vera messa in scena orchestrata ad arte per ingannare gli umbri
che è già stata smascherata. Ora saremo noi a mettere in atto
un'operazione verità per vedere da vicino l'operato dei primi
tre mesi della sinistra al governo".
"Noi responsabili, la sinistra no. Debiti ereditati,
pandemia. Nonostante tutto - sottolineano i consiglieri
regionali dell'opposizione - non abbiamo caricato il peso sulle
spalle degli umbri. Anzi, abbiamo restituito 30 milioni di euro
alle famiglie attraverso agevolazioni e sostegni concreti, senza
mai ricorrere a nuove tasse. Così come abbiamo sostenuto la
crescita delle imprese umbre. Abbiamo razionalizzato le spese,
tagliato sprechi e cercato risorse in Europa per garantire un
bilancio sano e sostenibile. Questa scelta del centrosinistra è
ancora più grave perché la loro stessa manovra dimostra che non
c'è alcuna emergenza finanziaria. Infatti, parte di questa
stangata fiscale scatterà solo il prossimo anno, segno evidente
che il quadro economico regionale non richiede misure
straordinarie immediate".
"Inoltre - si evidenzia ancora - la narrazione dei presunti
tagli governativi è una menzogna: lo Stato invierà in Umbria ben
47,5 milioni di euro per la sanità quest'anno e 76 milioni nel
prossimo. Ammesso e non concesso che manchino all'appello i
fantomatici 90 milioni che il centrosinistra continua a
sbandierare senza alcuna certificazione istituzionale, quale
sarebbe la necessità di una manovra così punitiva da 322 milioni
di euro? La verità è una sola: queste tasse in più non servono a
salvare i conti pubblici, ma a mantenere in piedi un governo
regionale che si regge sul motto tassa e spendi".
"Basta bugie, basta tasse: gli umbri non sono un bancomat. La
messa in scena è finita. Il centrosinistra - concludono i
consiglieri di opposizione - vuole far pagare ai cittadini il
prezzo dei suoi equilibri interni, ma noi non lo permetteremo".
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