La foto di una modella con un miniabito, la scritta "ventottenne" e sotto il commento "il nostro manifesto ha qualcosa in più": è il post su Instagram che il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, ha dedicato al "Manifesto che a Ventotene non avrebbero mai potuto scrivere per mancanza di capacità e allegria cerebrale.
Erano comunisti - scrive Bandecchi - dittatura, alcol, e spie sul territorio per rompere i coglioni.
Fratellanza con Urss, Unione Sovietica
(sparita)".
"Il post del sindaco di Terni Bandecchi pubblicato sui
social dedicato al Manifesto di Ventotene è una vera porcheria
maschilista", è la reazione di Elisabetta Piccolotti, Avs. "Ed è
anche una imbarazzate confessione", prosegue la parlamentare in
una nota. "Per Bandecchi - sostiene - da un lato ci sono quelli
di Ventotene, cioè noi che vogliamo costruire un'Europa più
democratica e più libera, e dall'altro chi, come la destra, in
testa ha solo le immagini di giovani donne seminude. Se non ha
voglia di fare politica - conclude Piccolotti - e preferisce
immaginarsi 'pappone' farebbe bene a smettere di fare il
sindaco".
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