"Un aumento delle tasse senza precedenti in Umbria, che peserà per oltre 300 milioni di euro sulle famiglie, con rincari medi di 500 euro e punte fino a 1.500 euro": a dirlo è il sottosegretario all'Interno e coordinatore umbro di Fratelli d'Italia Emanuele Prisco, che ad Assisi ha attaccato la Giunta regionale guidata da Stefania Proietti.
"La maggioranza giustifica questi aumenti parlando di
un presunto squilibrio della sanità regionale, ma il dato non è
stato certificato da nessun tavolo tecnico ufficiale - ha
aggiunto - e l'unico documento citato dalla Regione proviene da
una società privata, che loro definiscono terza parte".
"Il vero giudizio sulla sanità umbra arriverà solo dopo il
confronto con il ministero dell'Economia e delle Finanze, che
partirà ad aprile", ha sottolineato il sottosegretario.
Secondo
il quale, la Giunta regionale starebbe seguendo la "classica
ricetta della sinistra: aumentare le tasse ai cittadini per
avere più risorse da spendere, probabilmente, in propaganda
elettorale". Da qui l'impegno del centrodestra a "fare tutto il
possibile per bloccare questa scelta scellerata".
Prisco ha poi affrontato il tema della sicurezza,
rassicurando sul futuro del Reparto prevenzione crimine di
Perugia e dei commissariati umbri. "Non c'è alcuna intenzione di
tagliare i reparti o ridurre il personale - ha detto - e anzi,
il ministero dell'Interno sta studiando un potenziamento delle
sedi decentrate della polizia di Stato, che potrebbe riguardare
anche l'Umbria nei prossimi mesi".
Infine, Prisco ha parlato della solidità dell'esecutivo e
del ruolo di Giorgia Meloni a livello internazionale. "Il
Governo è forte, compatto e determinato - ha detto - Meloni sta
ottenendo risultati per l'Italia e per gli italiani, e il nostro
Paese ha riguadagnato peso in Europa. Chi parla di tensioni nel
centrodestra esagera: le discussioni esistono, ma non ho visto
un solo atto parlamentare in cui la maggioranza si sia divisa".
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