L'Assemblea legislativa
dell'Umbria ha approvato, con 13 voti favorevoli della
maggioranza e sette contrari dell'opposizione, la proposta di
risoluzione sul Documento di economia e finanza regionale
2023/2025. Dopo i relatori di maggioranza (Daniele Nicchi-Lega)
e minoranza (Donatella Porzi-Misto) è intervenuta la presidente
Donatella Tesei e poi i consiglieri Tommaso Bori (Pd), Thomas De
Luca (M5S), Simona Meloni (Pd), Andrea Fora (Patto Civico),
Francesca Peppucci (FI), Vincenzo Bianconi (Misto), Eleonora
Pace (FdI).
Prima dell'inizio dei lavori è stato osservato un minuto di
silenzio, richiesto dal consigliere Michele Bettarelli (Pd), per
le quattro giovani vittime del grave incidente stradale dello
scorso 3 dicembre nell'alto Tevere.
L'Aula ha respinto tre emendamenti. Il primo a firma Mancini e
Puletti (Lega) che chiedeva di avviare lo screening per la
prevenzione del cancro allo stomaco in alto Tevere e in alto
Chiascio; a riqualificare e valorizzare gli ex ospedali; ad
incrementare la dotazione economica destinata alle misure
regionali in materia di sicurezza; a valorizzare la
partecipazione della Regione ad eventi e manifestazioni
fieristiche come Only Wine Festival e Caccia Village; ad
assicurare l'appropriatezza nell'assistenza dei pazienti e delle
loro famiglie nell'ambito delle dipendenze patologiche (abuso di
sostanze stupefacenti, ludopatia, alcolismo).
Il secondo emendamento a firma dei consiglieri Meloni,
Bettarelli, Bori, Paparelli (Pd) che chiedeva di promuovere e
sostenere le imprese femminili attraverso finanziamenti
agevolati o contributi a fondo perduto; la riduzione della
dispersione scolastica; incrementare le risorse per realizzare
una programmazione dei servizi per le persone più fragili, in
chiave di residenzialità, domiciliarità e prossimità
territoriale; a potenziare la Rete dei servizi regionali per la
prevenzione, diagnosi e cura dei Disturbi della Nutrizione e
dell'Alimentazione; a prevedere agevolazioni per le auto ibride
e per quelle a gpl/metano.
Il terzo a firma di Fora (Patto Civico) chiedeva maggiori misure
economiche e azioni di contrasto alla povertà; un progetto
strategico di integrazione socio sanitaria e un piano di
sviluppo dei servizi di welfare, integrando la bozza di piano
sanitario; di recepire le importanti novità introdotte dal
codice del terzo settore su coprogrammazione e coprogettazione
nelle politiche sociali e socio sanitarie; a convocare entro
marzo 2023 una conferenza regionale sulle povertà, il welfare e
l'inclusione con tutti i soggetti coinvolti per definire un
piano straordinario di intervento per l'emergenza in atto.
Il Defr - riferisce la Regione in una nota - individua dieci
macro obiettivi strategici per una crescita strutturale nel
triennio 2023-2025: nuove infrastrutture e lotta all'isolamento,
crescita dell'aeroporto internazionale dell'Umbria,
ricostruzione delle aree colpite dal sisma 2016, ulteriore
incremento del turismo, transizione
energetica/ambientale/digitale, sviluppo dell'agricoltura,
sostegno sociale, riorganizzazione della sanità, lavoro e
formazione, consolidamento del rilancio delle aziende
partecipate regionali.
Nell'atto si legge che "una strategia così ampia, fermo restando
la scelta del non incremento della tassazione regionale per il
terzo anno consecutivo, potrà essere portata avanti grazie alle
risorse seppur limitate di un bilancio ben gestito, alla nuova
programmazione comunitaria e alla messa a terra dei cospicui
fondi del Pnrr.
Per il 2023 le prospettive sono preoccupanti, con un rischio
recessione. Questo porta ad un Defr con obiettivi più difensivi,
per contenere la recessione e con l'ambizione di allineare i
dati con quelli della media Paese. Il Defr interviene in tutti i
settori con una chiara visione dell'Umbria che conferma al
centro pilastri come la prosecuzione dello sviluppo sostenibile,
la centralità delle imprese e la creazione di le condizioni
affinché si possa scegliere l'Umbria per creare impresa,
lavorare, formarsi e vivere.
Tevere".
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